Il capitolo descrive il ruolo fondamentale delle politiche –internazionali e nazionali– in relazione allo sviluppo e al futuro della ME/ML. Ricostruisce come si siano definite le issue principali che sono entrate a far parte dell’agenda europea e, di conseguenza, in quella italiana. Segnala come, nonostante lo sviluppo di un dibattito scientifico di prim’ordine e la capacità della comunità internazionale di influire sulla definizione delle issue in agenda, le politiche a sostegno dell’alfabetizzazione mediale abbiano conosciuto, dopo il 2010, una battuta d’arresto, accompagnata dalla produzione di un nuovo framework politico che ha ricompreso, almeno in Italia, la Media Literacy nell’orizzonte della Digital Literacy e, soprattutto, di una sua interpretazione ispirata a una visione tecnocratica e economicista, non sempre compatibile con quella dimensione di sviluppo culturale, a carattere critico e creativo, tradizionalmente riconosciuto alla ML (Burn, 2009; Frau-Meigs, 2011), di cui pure sopravvivono tracce nei documenti di indirizzo e, talvolta, nella retorica delle Istituzioni politiche. Tale visione rischia di essere decisiva nell’orientare le strategie, selezionare priorità e obiettivi e, soprattutto, allocare i fondi necessari.
Aroldi, P., Media Literacy e Digital Literacy. Il ruolo delle politiche, in Scarcelli, C. M., Stella, R. (ed.), Digitale literacy e giovani. Strumenti per comprendere, misurare, intervenire, FrancoAngeli srl, Milano 2017: 33- 47 [http://hdl.handle.net/10807/108923]
Media Literacy e Digital Literacy. Il ruolo delle politiche
Aroldi, Piermarco
Primo
2017
Abstract
Il capitolo descrive il ruolo fondamentale delle politiche –internazionali e nazionali– in relazione allo sviluppo e al futuro della ME/ML. Ricostruisce come si siano definite le issue principali che sono entrate a far parte dell’agenda europea e, di conseguenza, in quella italiana. Segnala come, nonostante lo sviluppo di un dibattito scientifico di prim’ordine e la capacità della comunità internazionale di influire sulla definizione delle issue in agenda, le politiche a sostegno dell’alfabetizzazione mediale abbiano conosciuto, dopo il 2010, una battuta d’arresto, accompagnata dalla produzione di un nuovo framework politico che ha ricompreso, almeno in Italia, la Media Literacy nell’orizzonte della Digital Literacy e, soprattutto, di una sua interpretazione ispirata a una visione tecnocratica e economicista, non sempre compatibile con quella dimensione di sviluppo culturale, a carattere critico e creativo, tradizionalmente riconosciuto alla ML (Burn, 2009; Frau-Meigs, 2011), di cui pure sopravvivono tracce nei documenti di indirizzo e, talvolta, nella retorica delle Istituzioni politiche. Tale visione rischia di essere decisiva nell’orientare le strategie, selezionare priorità e obiettivi e, soprattutto, allocare i fondi necessari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.