Il saggio mette a fuoco da un punto di vista biografico e attraverso l'analisi del contesto storico-culturale, la figura del principe Alberico XII Barbiano di Belgioioso d’Este (1725-1813), noto per i prestigiosi incarichi politici e militari resi a servizio degli Asburgo e raffinato mecenate, tanto da riunire all’interno della sua residenza di Milano una delle raccolte artistiche e librarie più rappresentative dell’epoca. Fra le opere più celebri da questi acquisite vi è la Madonna Litta, un tempo attribuita a Leonardo, oggi confluita nelle raccolte dell'Ermitage. La grandezza delle sue aspirazioni si concretizza nella rifabbrica del suo monumentale palazzo nel cuore della città, per il quale incarica Giuseppe Piermarini, impegnato di lì a poco nei cantieri arciducali. Affiancano l’architetto folignate per gli apparati decorativi a stucco e ad affresco artisti e maestranze dell’ultimo gusto quali Martin Knoller, Giocondo Albertolli, Giuseppe Franchi, Agostino e Carlo Francesco Gerli. Nella definizione dei soggetti iconografici degli affreschi, volti ad esaltare l’antichità della casata Belgioioso e le sue ambiziose aspirazioni politiche, interviene inoltre Giuseppe Parini. Le molte novità presentate nel lavoro si devono in larga parte al rinvenimento di un inedito quanto ricchissimo giacimento documentario, l’Archivio Primogeniale Belgioioso, presso la Fondazione Brivio Sforza di Milano.
Squizzato, A., Alberico XII e il "buongoverno delle Belle Lettere e delle Belle Arti", in Gritti, J., Squizzato A, S. A. (ed.), Palazzo Belgioioso d'Este. Alberico XII e le Arti a Milano fra Sette e Ottocento, Scripta Edizioni, Verona 2017: 18- 49 [http://hdl.handle.net/10807/108601]
Alberico XII e il "buongoverno delle Belle Lettere e delle Belle Arti"
Squizzato, Alessandra
Primo
2017
Abstract
Il saggio mette a fuoco da un punto di vista biografico e attraverso l'analisi del contesto storico-culturale, la figura del principe Alberico XII Barbiano di Belgioioso d’Este (1725-1813), noto per i prestigiosi incarichi politici e militari resi a servizio degli Asburgo e raffinato mecenate, tanto da riunire all’interno della sua residenza di Milano una delle raccolte artistiche e librarie più rappresentative dell’epoca. Fra le opere più celebri da questi acquisite vi è la Madonna Litta, un tempo attribuita a Leonardo, oggi confluita nelle raccolte dell'Ermitage. La grandezza delle sue aspirazioni si concretizza nella rifabbrica del suo monumentale palazzo nel cuore della città, per il quale incarica Giuseppe Piermarini, impegnato di lì a poco nei cantieri arciducali. Affiancano l’architetto folignate per gli apparati decorativi a stucco e ad affresco artisti e maestranze dell’ultimo gusto quali Martin Knoller, Giocondo Albertolli, Giuseppe Franchi, Agostino e Carlo Francesco Gerli. Nella definizione dei soggetti iconografici degli affreschi, volti ad esaltare l’antichità della casata Belgioioso e le sue ambiziose aspirazioni politiche, interviene inoltre Giuseppe Parini. Le molte novità presentate nel lavoro si devono in larga parte al rinvenimento di un inedito quanto ricchissimo giacimento documentario, l’Archivio Primogeniale Belgioioso, presso la Fondazione Brivio Sforza di Milano.File | Dimensione | Formato | |
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