Nelle "Briciole filosofiche" di Kierkegaard Holberg è menzionato in tutto nove volte come unico scrittore danese del ’700. La dogmatica non cristiana di Climacus così, con il suo utilizzo di Holberg, è una diretta opposizione all’utilizzo di Balle da parte di Kierkegaard nei Discorsi edificanti. Nella dogmatica Holberg ha quindi il palcoscenico per sé. Eccetto un unico riferimento a Niels Klim, è anche la sua arte scenica ad essere presa in causa. Nel contesto kierkegaardiano non c’è nulla di strano in questo, nemmeno nel fatto che vi sia un ampio cenno alle commedie che son tirate in ballo. Ad esser rappresentate non sono soltanto Erasmus Montanus e Den Stundesløse [L’affacendato], ma anche pièces meno note come Jacob von Thyboe, Hexerie eller Blind Allarm [Stregoneria o falso allarme], Mester Gert Westphaler, nonché Huus-Spøgelse eller Abracadabra [Il fantasma della casa o Abracadabra] . Questo spaziare dal più noto al meno considerato è tipico della maggior parte degli pseudonimi di Kierkegaard, e ciò non contribuisce quindi a caratterizzare Johannes Climacus. Specifico delle Briciole filosofiche è però che non sono stati scelti altri scrittori del ’700 oltre a Holberg. Lo scettico dirà forse che nove menzioni di Holberg non sono molte. È vero che bisogna essere cauti con un materiale esiguo, ma con la sua ripartizione appena sopra le novanta pagine, le menzioni sono relativamente fitte. Inoltre esse potrebbero essere tranquillamente integrate con quindici allusioni ulteriori ai testi di Holberg, che però non hanno dato luogo a commenti nei Søren Kierkegaards Skrifter. Anche se il numero così in una certa misura è casuale, non vorrei trattare questo materiale in conformità con il mio criterio ristretto di coinvolgere quale documentazione soltanto i commentari di quell’edizione. Proverò piuttosto a esaminare in che misura altre tracce nel testo possano avere una relazione con Holberg.

Basso, I. M., Kierkegaard e Holberg, con costante riguardo alle «Briciole filosofiche», / traduzione di Hauberg Mortensen, F., "Kierkegaard og Holberg – med stadigt henblik på Philosophiske Smuler", in Adinolfi, I., Rasmussen, I., La profondità della scena. Il teatro visitato da Kierkegaard, Kierkegaard visitato dal teatro, Il melangolo, Milano, 2008: 69-76 [http://hdl.handle.net/10807/107233]

Kierkegaard e Holberg, con costante riguardo alle «Briciole filosofiche»

Basso, Ingrid Marina
2008

Abstract

Nelle "Briciole filosofiche" di Kierkegaard Holberg è menzionato in tutto nove volte come unico scrittore danese del ’700. La dogmatica non cristiana di Climacus così, con il suo utilizzo di Holberg, è una diretta opposizione all’utilizzo di Balle da parte di Kierkegaard nei Discorsi edificanti. Nella dogmatica Holberg ha quindi il palcoscenico per sé. Eccetto un unico riferimento a Niels Klim, è anche la sua arte scenica ad essere presa in causa. Nel contesto kierkegaardiano non c’è nulla di strano in questo, nemmeno nel fatto che vi sia un ampio cenno alle commedie che son tirate in ballo. Ad esser rappresentate non sono soltanto Erasmus Montanus e Den Stundesløse [L’affacendato], ma anche pièces meno note come Jacob von Thyboe, Hexerie eller Blind Allarm [Stregoneria o falso allarme], Mester Gert Westphaler, nonché Huus-Spøgelse eller Abracadabra [Il fantasma della casa o Abracadabra] . Questo spaziare dal più noto al meno considerato è tipico della maggior parte degli pseudonimi di Kierkegaard, e ciò non contribuisce quindi a caratterizzare Johannes Climacus. Specifico delle Briciole filosofiche è però che non sono stati scelti altri scrittori del ’700 oltre a Holberg. Lo scettico dirà forse che nove menzioni di Holberg non sono molte. È vero che bisogna essere cauti con un materiale esiguo, ma con la sua ripartizione appena sopra le novanta pagine, le menzioni sono relativamente fitte. Inoltre esse potrebbero essere tranquillamente integrate con quindici allusioni ulteriori ai testi di Holberg, che però non hanno dato luogo a commenti nei Søren Kierkegaards Skrifter. Anche se il numero così in una certa misura è casuale, non vorrei trattare questo materiale in conformità con il mio criterio ristretto di coinvolgere quale documentazione soltanto i commentari di quell’edizione. Proverò piuttosto a esaminare in che misura altre tracce nel testo possano avere una relazione con Holberg.
2008
Italiano
La profondità della scena. Il teatro visitato da Kierkegaard, Kierkegaard visitato dal teatro
9788870186871
Il melangolo
Basso, I. M., Kierkegaard e Holberg, con costante riguardo alle «Briciole filosofiche», / traduzione di Hauberg Mortensen, F., "Kierkegaard og Holberg – med stadigt henblik på Philosophiske Smuler", in Adinolfi, I., Rasmussen, I., La profondità della scena. Il teatro visitato da Kierkegaard, Kierkegaard visitato dal teatro, Il melangolo, Milano, 2008: 69-76 [http://hdl.handle.net/10807/107233]
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