L’antropologia filosofica cela molte diverse – nella maggior parte dei casi divergenti – considerazioni metodologiche e presupposti, tutto a seconda della prospettiva sulla quale si fonda nella sua indagine della natura umana. Nonostante Kierkegaard scriva proprio nel periodo in cui l’antropologia prende lentamente la forma di scienza autonoma, egli rimane una figura stranamente isolata. Pochi nella loro filosofia hanno parlato così tanto dell’uomo esistente e del suo destino, e ancora, soltanto pochi sono riusciti ad allontanarsi così drasticamente dalla costituzione di un’antropologia scientifica, empirica.
Basso, I. M., L’Antropologia tra teoria e prassi. Una domanda kantiana a Kierkegaard, / traduzione di Rosfort, R., "Antropologi mellem teori og praksis - et kantiansk spørgsmål til Kierkegaard", in Rocca, E., Søren Kierkegaard. L’essere umano come rapporto. Omaggio a Umberto Regina, Morcelliana, Brescia, 2016: 173-186 [http://hdl.handle.net/10807/107201]
L’Antropologia tra teoria e prassi. Una domanda kantiana a Kierkegaard
Basso, Ingrid Marina
2016
Abstract
L’antropologia filosofica cela molte diverse – nella maggior parte dei casi divergenti – considerazioni metodologiche e presupposti, tutto a seconda della prospettiva sulla quale si fonda nella sua indagine della natura umana. Nonostante Kierkegaard scriva proprio nel periodo in cui l’antropologia prende lentamente la forma di scienza autonoma, egli rimane una figura stranamente isolata. Pochi nella loro filosofia hanno parlato così tanto dell’uomo esistente e del suo destino, e ancora, soltanto pochi sono riusciti ad allontanarsi così drasticamente dalla costituzione di un’antropologia scientifica, empirica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.