Si definisce pseudonimo il nome fittizio, diverso da quello anagrafico, con il quale un autore sceglie di svolgere la propria attività allo scopo di mascherare la propria vera identità, o semplicemente il proprio nome, soprattutto in ambito letterario, artistico o intellettuale in genere. Pseudonimo si definisce inoltre anche il nome fasullo dietro il quale può celarsi, e tuttavia intuirsi, un personaggio reale nell’ambito di una finzione letteraria o di una rappresentazione artistica. Se nell’antichità il fenomeno della pseudonimia, nella prima accezione – così come quello dell’anonimia – derivava da uno scarso interesse per la personalità dello scrittore o dell’artista, in epoca moderna, soprattutto a partire dal XVI-XVII secolo, esso trae origine dalle ragioni più diverse: timore della censura o della persecuzione, capriccio estetico, considerazioni di carattere teorico. In ambito filosofico la pseudonimia assume una precisa valenza teorica nell’opera di Søren Kierkegaard e si lega ad un tipo di comunicazione che il filosofo definisce «indiretta», la quale, ingannando, ha lo scopo di condurre alla verità.
Basso, I. M., Voce "Pseudonimo / Pseudonimia", in Enciclopedia filosofica, Bompiani, Milano 2006: 9095-9097 [http://hdl.handle.net/10807/107127]
Pseudonimo / Pseudonimia
Basso, Ingrid Marina
2006
Abstract
Si definisce pseudonimo il nome fittizio, diverso da quello anagrafico, con il quale un autore sceglie di svolgere la propria attività allo scopo di mascherare la propria vera identità, o semplicemente il proprio nome, soprattutto in ambito letterario, artistico o intellettuale in genere. Pseudonimo si definisce inoltre anche il nome fasullo dietro il quale può celarsi, e tuttavia intuirsi, un personaggio reale nell’ambito di una finzione letteraria o di una rappresentazione artistica. Se nell’antichità il fenomeno della pseudonimia, nella prima accezione – così come quello dell’anonimia – derivava da uno scarso interesse per la personalità dello scrittore o dell’artista, in epoca moderna, soprattutto a partire dal XVI-XVII secolo, esso trae origine dalle ragioni più diverse: timore della censura o della persecuzione, capriccio estetico, considerazioni di carattere teorico. In ambito filosofico la pseudonimia assume una precisa valenza teorica nell’opera di Søren Kierkegaard e si lega ad un tipo di comunicazione che il filosofo definisce «indiretta», la quale, ingannando, ha lo scopo di condurre alla verità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.