ANTONIO. – Letterato, filosofo e pedagogista, n. a Parghelia (Catanzaro) l’1 sett. 1738, m. a Tropea il 25 nov. 1805. Compie gli studi nel seminario di Tropea e, ordinato sacerdote, nel 1759 apre una scuola nella città natale: ivi insegna latino, italiano, greco, ebraico, francese, filosofia e matematica. Intorno al 1765 si trasferisce a Napoli, ove frequenta Genovesi e la sua cerchia, e tre anni dopo pubblica il Saggio dell’umano sapere ad uso de’ giovanetti di Paralia (Napoli 1768), in cui il sapere è suddiviso alla maniera vichiana in filologia, «scienza verbale», e filosofia, «scienza reale». Dal 1767 al 1770 insegna ideologia nel collegio Tuziano di Sora, ma per ragioni politiche e disciplinari è costretto a lasciare l’incarico, quindi si trasferisce nuovamente a Napoli e poi a Marsiglia, ove frequenta la cerchia massonica. Nel 1776 fa ritorno a Napoli e vi apre una scuola privata di filosofia e archeologia che ha molto successo. Stringe amicizia con G. Filangeri e M. Pagano, e suoi legami con la massoneria napoletana si fanno sempre più stretti.
Basso, I. M., Voce "Jerocades, Antonio", in Enciclopedia filosofica, Bompiani, Milano 2006: 5491-5491 [http://hdl.handle.net/10807/107111]
Jerocades, Antonio
Basso, Ingrid Marina
2006
Abstract
ANTONIO. – Letterato, filosofo e pedagogista, n. a Parghelia (Catanzaro) l’1 sett. 1738, m. a Tropea il 25 nov. 1805. Compie gli studi nel seminario di Tropea e, ordinato sacerdote, nel 1759 apre una scuola nella città natale: ivi insegna latino, italiano, greco, ebraico, francese, filosofia e matematica. Intorno al 1765 si trasferisce a Napoli, ove frequenta Genovesi e la sua cerchia, e tre anni dopo pubblica il Saggio dell’umano sapere ad uso de’ giovanetti di Paralia (Napoli 1768), in cui il sapere è suddiviso alla maniera vichiana in filologia, «scienza verbale», e filosofia, «scienza reale». Dal 1767 al 1770 insegna ideologia nel collegio Tuziano di Sora, ma per ragioni politiche e disciplinari è costretto a lasciare l’incarico, quindi si trasferisce nuovamente a Napoli e poi a Marsiglia, ove frequenta la cerchia massonica. Nel 1776 fa ritorno a Napoli e vi apre una scuola privata di filosofia e archeologia che ha molto successo. Stringe amicizia con G. Filangeri e M. Pagano, e suoi legami con la massoneria napoletana si fanno sempre più stretti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.