Memoriale, edizione critica

Francesco Bentaccordi, an unknown Florentine who had been a custodian for a cardinal, died in a hospital for the poor at Carpentras in 1425: he had lost everything, but he still conserved, in a manuscript he always brought with himself, a precious treasure. Wealth of information which can explain the syncretism of Medieval culture, here the manuscript is critically edited. This complex “library-book”, indeed, is a real room of memory, in which Bentaccordi gathered during several decades precious knowledge. It contains a widespread practice of trading which can synthetically depict the conditions of trade in the Mediterranean area; a hundred recipes of different matters (in particular of everyday life, artistical, medical, magical and metallurgical), tables of sums and mathematical problems (some of which are pure “divertissement”), some devotional and literary texts, among which there are lyrics by Dante and Petrarca, drawings of exotic and fantastic animals, reproductions of talismans, descriptions of coins, texts from the transalpine area and private recollections. The critical edition, which pays attention to the graphic and linguistic features of the text, presents to the reader a precious manuscript, with exegetical and critical apparatus, glossary and thematic indexes. It is part of the volume "Il tesoro di un povero", which has been built and edited by the authors, who have also contributed with many essays to the volume itself; the tables which precede the edition reproduce the drawings we can find in the manuscript and give much information on Bentaccordi’s “mercantesca” handwriting; the essays which introduce it are the result of international cooperation among scholars of different fields and contribute to better understand the features of the texts Bentaccordi gathered: they range from paleography to book and language history, from economic and social history to that of material culture, from philology to the history of reading, art, medecine and alchemy. An analytical information on the critical edition’s authorial responsability is indicated at p. 254 n. 1.

Francesco Bentaccordi, un oscuro fiorentino già portiere di un cardinale, morì nel 1425 presso l’ospedale dei poveri di Carpentras: aveva perso tutto, ma conservava ancora, in un manoscritto che portava sempre con sé, un tesoro prezioso. Vero scrigno di conoscenze in grado di gettare luce sul sincretismo della cultura medievale, il codice viene qui offerto in edizione critica integrale. Questo complesso “libro-biblioteca”, infatti, si configura come una vera e propria stanza della memoria, nella quale il Bentaccordi raccolse nel corso di vari decenni materiali per lui preziosi. Esso contiene un’estesa pratica di mercatura in grado di rappresentare sinteticamente lo stato degli scambi commerciali nel bacino del Mediterraneo; oltre cento ricette di vario argomento, tra cui spiccano quelle di vita quotidiana, artistiche, mediche, magiche e metallurgiche; numerose tavole di conto e problemi matematici, alcuni dei quali vere e proprie “ricreazioni”; testi devozionali e letterari, tra cui alcune opere di Dante e di Petrarca; disegni di animali esotici e fantastici, riproduzioni di talismani, descrizioni monetarie, testi di area transalpina e ricordanze private. L’edizione critica, attenta al rispetto dei fatti grafici e linguistici, presenta al lettore una preziosa testimonianza manoscritta, corredata di apparato esegetico e critico, di glossario e di indici tematici ragionati. Essa si inserisce nel volume "Il tesoro di un povero", progettato ed edito a cura degli autori e contenente numerosi saggi a loro firma: le tavole che la precedono, oltre a riprodurre i disegni del codice, forniscono ampia documentazione sulla mano mercantesca dell’autore; i contributi scientifici che la accompagnano sono invece frutto della collaborazione internazionale di specialisti di vari ambiti e fanno luce sulla specificità dei singoli contenuti del manoscritto, incrociando un ventaglio di discipline che si estende dalla paleografia alla storia del libro e a quella della lingua, dalla storia economica e sociale a quella della cultura materiale, dalla filologia alla storia della letteratura, dalla storia dell’arte a quella della medicina e dell’alchimia. La suddivisione analitica della responsabilità degli autori in sede di edizione è segnalata a p. 254 n. 1.