Il rapporto tra autonomia e dipendenza è un tema che ha sempre interrogato la filosofia. Esso trova oggi, però, una formulazione particolare all’interno della cosiddetta Gen-Ethik (o etica della genetica) riguardo al progetto di sostituire, come suggerito da Sloterdijk, il "fatalismo della nascita" con i canoni "antropo-tecnici" di una "nascita opzionale" dettata dalle preferenze della razionalità umana. Attraverso la tecnologia genetica, la realtà pone, così, alla filosofia un problema teorico che si trasforma in un’opzione pratica: la possibilità di una radicale indipendenza dell’uomo dai suoi stessi condizionamenti naturali. Nell’affrontare tale questione questo libro si concentra su una tematica kantiana: quella dell’autonomia, che qui viene esaminata alla luce del pensiero di autori come Habermas, Kelsen e i pensatori dell’"autonome Moral", che l’itinerario di Kant hanno effettivamente seguito. Il presente volume offre un articolato percorso filosofico, grazie al quale pensare la realtà dell’uomo contemporaneo e la sua domanda di autonomia. Come le tecno-scienze investono l'essere "legge a se stesso" dell'uomo? E più radicalmente ancora: il significato etimologico della parola autonomia è configurabile in termini antropologici e morali? Sono queste due delle fondamentali domande a cui il testo cerca di dare risposta.
Musio, A., L'autonomia come dipendenza. L'io legislatore, Vita e Pensiero, Milano 2006:<<BIOETICA E MEDICINA>>, 268 [http://hdl.handle.net/10807/10353]
L'autonomia come dipendenza. L'io legislatore
Musio, Alessio
2006
Abstract
Il rapporto tra autonomia e dipendenza è un tema che ha sempre interrogato la filosofia. Esso trova oggi, però, una formulazione particolare all’interno della cosiddetta Gen-Ethik (o etica della genetica) riguardo al progetto di sostituire, come suggerito da Sloterdijk, il "fatalismo della nascita" con i canoni "antropo-tecnici" di una "nascita opzionale" dettata dalle preferenze della razionalità umana. Attraverso la tecnologia genetica, la realtà pone, così, alla filosofia un problema teorico che si trasforma in un’opzione pratica: la possibilità di una radicale indipendenza dell’uomo dai suoi stessi condizionamenti naturali. Nell’affrontare tale questione questo libro si concentra su una tematica kantiana: quella dell’autonomia, che qui viene esaminata alla luce del pensiero di autori come Habermas, Kelsen e i pensatori dell’"autonome Moral", che l’itinerario di Kant hanno effettivamente seguito. Il presente volume offre un articolato percorso filosofico, grazie al quale pensare la realtà dell’uomo contemporaneo e la sua domanda di autonomia. Come le tecno-scienze investono l'essere "legge a se stesso" dell'uomo? E più radicalmente ancora: il significato etimologico della parola autonomia è configurabile in termini antropologici e morali? Sono queste due delle fondamentali domande a cui il testo cerca di dare risposta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.