Nell’arco di tempo compreso tra la strage parigina alla redazione di Charlie Hebdo e l’estate 2016 si è assistito a una autentica escalation di attentati terroristici a diverso titolo riconducibili al mondo della galassia jihadista. Il fenomeno dell'homegrown terrrorism suscita interrogativi circa le motivazioni che spingono a sottoscrivere la causa jihadista. L’approccio che intendiamo adottare nel presente capitolo, basato su una prospettiva ecologica e sull'Actor-Network Theory di Latour, intende porre l’accento sull’analisi delle “storie” di chi ha vissuto un percorso di radicalizzazione jihadista, partendo precisamente dal presupposto della plausibilità di un determinato corso di azione. Secondo tale approccio, esistono diversi “regimi di plausibilità”, tali per cui traiettorie come quelle jihadiste non sono, ma divengono plausibili. Il contributo ha la seguente struttura: nel primo paragrafo si dà brevemente conto di cosa si intende con l’espressione “regimi di plausibilità”; nel secondo paragrafo vengono esplicitati gli elementi che, concatenandosi, vanno a costruire questa stessa plausibilità; nel terzo paragrafo si illustra, mediante il ricorso ad alcune storie di jihadisti, tratte dalla letteratura scientifica e dalle fonti paraletterarie giudicate maggiormente attendibili, come gli elementi sopra identificati agiscano nel modellamento delle traiettorie di radicalizzazione, evidenziando in particolar modo quegli snodi che sembrano, se non smentire, quantomeno problematizzare le interpretazioni maggiormente diffuse entro il dibattito pubblico; infine, nelle conclusioni, si propone un bilancio di questa analisi alla luce del più ampio dibattito in materia e un rilancio in termini di ulteriori piste di indagine che divengono pertinenti e necessarie.
Introini, F., Mezzetti, G., Storie di jihadismo. Il processo di radicalizzazione e la sua plausibilità, Ventiduesimo rapporto ISMU sulle migrazioni 2016, FrancoAngeli srl, MILANO -- ITA 2016 <<ISMU INIZIATIVE E STUDI SULLA MULTIETNICITÀ>>,: 293-318 [https://hdl.handle.net/10807/100631]
Storie di jihadismo. Il processo di radicalizzazione e la sua plausibilità
Introini, FabioPrimo
;Mezzetti, GiuliaUltimo
2016
Abstract
Nell’arco di tempo compreso tra la strage parigina alla redazione di Charlie Hebdo e l’estate 2016 si è assistito a una autentica escalation di attentati terroristici a diverso titolo riconducibili al mondo della galassia jihadista. Il fenomeno dell'homegrown terrrorism suscita interrogativi circa le motivazioni che spingono a sottoscrivere la causa jihadista. L’approccio che intendiamo adottare nel presente capitolo, basato su una prospettiva ecologica e sull'Actor-Network Theory di Latour, intende porre l’accento sull’analisi delle “storie” di chi ha vissuto un percorso di radicalizzazione jihadista, partendo precisamente dal presupposto della plausibilità di un determinato corso di azione. Secondo tale approccio, esistono diversi “regimi di plausibilità”, tali per cui traiettorie come quelle jihadiste non sono, ma divengono plausibili. Il contributo ha la seguente struttura: nel primo paragrafo si dà brevemente conto di cosa si intende con l’espressione “regimi di plausibilità”; nel secondo paragrafo vengono esplicitati gli elementi che, concatenandosi, vanno a costruire questa stessa plausibilità; nel terzo paragrafo si illustra, mediante il ricorso ad alcune storie di jihadisti, tratte dalla letteratura scientifica e dalle fonti paraletterarie giudicate maggiormente attendibili, come gli elementi sopra identificati agiscano nel modellamento delle traiettorie di radicalizzazione, evidenziando in particolar modo quegli snodi che sembrano, se non smentire, quantomeno problematizzare le interpretazioni maggiormente diffuse entro il dibattito pubblico; infine, nelle conclusioni, si propone un bilancio di questa analisi alla luce del più ampio dibattito in materia e un rilancio in termini di ulteriori piste di indagine che divengono pertinenti e necessarie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.