Street art has always been associated with underground phenomena like sub or counter-cultures. But, especially during the last ten years, many street artists got more and more involved in the institutional field of cultural production, also working for marketing, advertising and graphic design agencies. Starting from a perspective close to the theories of cultural production, the dissertation focused on the social, cultural and economic transformations that have contributed to such an “explosion” of the street art movement. At the same time, using a “grounded” approach, it studied the contemporary world of the Italian street art, as a field crossed by my many tensions, generated by a different distribution of what Pierre Bourdieu defined “social capital”.

La tesi ha come oggetto la street art italiana. Questa, sebbene comunemente associata a realtà contro o subculturali, specie nell’ultimo decennio ha visto diversi suoi esponenti percorrere una parabola che da un underground riservato a una nicchia di appassionati, li ha portati a confrontarsi tanto con il mondo dell'arte quanto con il mercato. Una parabola che, in senso diacronico, questa tesi ha cercato di ripercorrere, servendosi degli strumenti propri delle teorie della produzione culturale, analizzando quindi la molteplicità di trasformazioni sociali e culturali che l'hanno accompagnata e resa possibile. Allo stesso tempo, attraverso una metodologia “grounded”, si è tentato di dare conto, su un piano sincronico, dello scenario attuale della street art nazionale, attraversato da tensioni che, di fatto, hanno portato il ricercatore a misurarsi con il processo di crescente “individualizzazione” e “de-standardizzazione” del mercato del lavoro. La tesi si suddivide quindi in quattro macro-sezioni: la prima finalizzata alla descrizione del processo di ricerca; la seconda tesa a ricostruire l’“emersione” dei fenomeni subculturali da cui gli street artists provengono; la terza, volta alla descrizione del panorama contemporaneo della street art italiana, attraverso l'individuazione di “profili” nelle cui caratteristiche si è cercato di far luce su quello che, a tutti gli effetti, può considerarsi un modello di “socialità reticolare”; la quarta, in cui si sono messi a confronto l'attuale fisionomia agerarchica della street art, caratterizzata da una differente distribuzione di opportunità a seconda del diverso capitale sociale posseduto dai suoi protagonisti, e alcune ipotetiche “soluzioni” a tali squilibri.

TOMASSINI, MARCO, BEAUTIFUL WINNERS: LA STREET ART TRA UNDERGROUND, ARTE E MERCATO, AROLDI, PIERMARCO, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXII [https://hdl.handle.net/10807/286672]

BEAUTIFUL WINNERS: LA STREET ART TRA UNDERGROUND, ARTE E MERCATO

Tomassini, Marco
2010

Abstract

Street art has always been associated with underground phenomena like sub or counter-cultures. But, especially during the last ten years, many street artists got more and more involved in the institutional field of cultural production, also working for marketing, advertising and graphic design agencies. Starting from a perspective close to the theories of cultural production, the dissertation focused on the social, cultural and economic transformations that have contributed to such an “explosion” of the street art movement. At the same time, using a “grounded” approach, it studied the contemporary world of the Italian street art, as a field crossed by my many tensions, generated by a different distribution of what Pierre Bourdieu defined “social capital”.
3-mag-2010
XXII
CORSO DI DOTTORATO IN CULTURE DELLA COMUNICAZIONE
La tesi ha come oggetto la street art italiana. Questa, sebbene comunemente associata a realtà contro o subculturali, specie nell’ultimo decennio ha visto diversi suoi esponenti percorrere una parabola che da un underground riservato a una nicchia di appassionati, li ha portati a confrontarsi tanto con il mondo dell'arte quanto con il mercato. Una parabola che, in senso diacronico, questa tesi ha cercato di ripercorrere, servendosi degli strumenti propri delle teorie della produzione culturale, analizzando quindi la molteplicità di trasformazioni sociali e culturali che l'hanno accompagnata e resa possibile. Allo stesso tempo, attraverso una metodologia “grounded”, si è tentato di dare conto, su un piano sincronico, dello scenario attuale della street art nazionale, attraversato da tensioni che, di fatto, hanno portato il ricercatore a misurarsi con il processo di crescente “individualizzazione” e “de-standardizzazione” del mercato del lavoro. La tesi si suddivide quindi in quattro macro-sezioni: la prima finalizzata alla descrizione del processo di ricerca; la seconda tesa a ricostruire l’“emersione” dei fenomeni subculturali da cui gli street artists provengono; la terza, volta alla descrizione del panorama contemporaneo della street art italiana, attraverso l'individuazione di “profili” nelle cui caratteristiche si è cercato di far luce su quello che, a tutti gli effetti, può considerarsi un modello di “socialità reticolare”; la quarta, in cui si sono messi a confronto l'attuale fisionomia agerarchica della street art, caratterizzata da una differente distribuzione di opportunità a seconda del diverso capitale sociale posseduto dai suoi protagonisti, e alcune ipotetiche “soluzioni” a tali squilibri.
AROLDI, PIERMARCO
GRASSO, ALDO
TOMASSINI, MARCO, BEAUTIFUL WINNERS: LA STREET ART TRA UNDERGROUND, ARTE E MERCATO, AROLDI, PIERMARCO, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXII [https://hdl.handle.net/10807/286672]
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