In a pluralistic and post-secular perspective, fertile ground on which to reflect on conflicts between secular norm and religious norm is represented by the so-called religiously motivated crimes. These are crimes whose realization consisted of behavior perceived by the agent as religiously dutiful or, at least meritorious, even though it is considered a criminal offense. This work aims to investigate this criminal phenomenon, highlighting the space that the system intends to reserve for the religious factor, whenever the latter has engendered a conflict in the individual such as to induce him to break state law. It will consist, for the most part, in a jurisprudential research aimed at analyzing the argumentative paths with which the judges have treated the religious motive in the commission of crimes, highlighting the technical-operational problems in order to find fruitful ideas for the creation of a positive legal lexicon that is respectful of the principles of equality, secularism and religious freedom.

In una prospettiva pluralista e post-secolare, un terreno fertile su cui riflettere a proposito di conflitti tra norma secolare e norma religiosa è rappresentato da quella particolare nicchia di fatti criminosi costituita dai cosiddetti reati religiosamente motivati. Si tratta di reati la cui realizzazione è consistita in un comportamento percepito dall’agente come religiosamente doveroso o, quanto meno, meritorio, pur configurandosi come illecito penale. Il presente lavoro si propone di indagare questo fenomeno criminoso, mettendo in luce lo spazio che l’ordinamento intende riservare al fattore religioso, ogniqualvolta quest’ultimo abbia ingenerato nell’individuo un conflitto tale da indurlo a infrangere la legge dello Stato. Esso consisterà, per buona parte, in una ricerca giurisprudenziale volta ad analizzare i percorsi argomentativi con cui i giudici hanno trattato il movente religioso nella commissione di reati, evidenziando le problematiche di tipo tecnico-operativo al fine di trovare spunti proficui per la creazione di un lessico giuridico positivo che sia rispettoso dei principi di uguaglianza, laicità e libertà religiosa.

ABIS, ALESSANDRA, I REATI RELIGIOSAMENTE MOTIVATI, BETTETINI, ANDREA, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXXII [https://hdl.handle.net/10807/285550]

I REATI RELIGIOSAMENTE MOTIVATI

Abis, Alessandra
2020

Abstract

In a pluralistic and post-secular perspective, fertile ground on which to reflect on conflicts between secular norm and religious norm is represented by the so-called religiously motivated crimes. These are crimes whose realization consisted of behavior perceived by the agent as religiously dutiful or, at least meritorious, even though it is considered a criminal offense. This work aims to investigate this criminal phenomenon, highlighting the space that the system intends to reserve for the religious factor, whenever the latter has engendered a conflict in the individual such as to induce him to break state law. It will consist, for the most part, in a jurisprudential research aimed at analyzing the argumentative paths with which the judges have treated the religious motive in the commission of crimes, highlighting the technical-operational problems in order to find fruitful ideas for the creation of a positive legal lexicon that is respectful of the principles of equality, secularism and religious freedom.
24-feb-2020
XXXII
CORSO DI DOTTORATO IN PERSONA E ORDINAMENTI GIURIDICI
In una prospettiva pluralista e post-secolare, un terreno fertile su cui riflettere a proposito di conflitti tra norma secolare e norma religiosa è rappresentato da quella particolare nicchia di fatti criminosi costituita dai cosiddetti reati religiosamente motivati. Si tratta di reati la cui realizzazione è consistita in un comportamento percepito dall’agente come religiosamente doveroso o, quanto meno, meritorio, pur configurandosi come illecito penale. Il presente lavoro si propone di indagare questo fenomeno criminoso, mettendo in luce lo spazio che l’ordinamento intende riservare al fattore religioso, ogniqualvolta quest’ultimo abbia ingenerato nell’individuo un conflitto tale da indurlo a infrangere la legge dello Stato. Esso consisterà, per buona parte, in una ricerca giurisprudenziale volta ad analizzare i percorsi argomentativi con cui i giudici hanno trattato il movente religioso nella commissione di reati, evidenziando le problematiche di tipo tecnico-operativo al fine di trovare spunti proficui per la creazione di un lessico giuridico positivo che sia rispettoso dei principi di uguaglianza, laicità e libertà religiosa.
BETTETINI, ANDREA
NICOLUSSI, ANDREA
ABIS, ALESSANDRA, I REATI RELIGIOSAMENTE MOTIVATI, BETTETINI, ANDREA, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXXII [https://hdl.handle.net/10807/285550]
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