With this research we wanted to reconstruct the different historical phases and the reasons that, during the XX century, led the Italian Friesian breed of cow, known for its high milk productivity, to become the most widespread breed on the Peninsula. Besides a reconstruction of the facts, we wanted to understand the strategies for the technological innovation in the field of zootechnics during the last ten years. The work starts with the emergence, between the XVII and the XIX century in Great Britain, in the Low Countries and in the United States of a special attention for animal reproduction. Then, we examined the introduction in Italy of Dutch Friesian heads, from the end of the XIX century, and of North-American Holstein-Friesian, in the period between the two world wars. Finally, we reconstructed the process of improvement of the population here analysed, which led to a new sub-breed, later exported. Finally, we analysed the role of institutions and associations, increased after the Second World War, by reconstructing the relations between them.

Con questa ricerca si sono volute ripercorrere le diverse fasi storiche e le motivazioni che, nel corso del Novecento, hanno portato la razza bovina Frisona Italiana, conosciuta per la sua alta produttività lattifera, ad affermarsi come la più allevata sul territorio della Penisola. Al di là di una ricostruzione fattuale si sono volute comprendere le strategie dell’innovazione tecnologica in campo zootecnico negli ultimi decenni. Il lavoro prende avvio dall’emergere tra Sei e Ottocento in Gran Bretagna, nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti di una speciale attenzione alla riproduzione animale. Viene poi analizzata l’introduzione in Italia di capi Friesian olandesi a partire dalla fine dell’800 e di quelli Holstein-Friesian nordamericani nel periodo tra le due Guerre Mondiali. Infine viene ricostruita l’opera di miglioramento della popolazione in esame, arrivando a una nuova sottorazza, col tempo divenuta oggetto anche di esportazione. Nel lavoro viene analizzato infine il ruolo delle istituzioni e dell’associazionismo, amplificatosi dopo la seconda guerra mondiale, tramite la ricostruzione dei rapporti dialettici tra queste istituzioni collettive da un lato e gli ispettorati agrari e il MAF dall’altro, in ordine alla gestione dei libri genealogici e alla definizione degli indirizzi zootecnici.

MARIGLIANO, MARCO, IL PROBLEMA DELL'INNOVAZIONE IN ZOOTECNIA IN PROSPETTIVA STORICA: IL CASO DELLA FRISONA ITALIANA, PIVA, MARIACRISTINA, FUMI, GIANPIERO, Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza:Ciclo XXXI [https://hdl.handle.net/10807/286544]

IL PROBLEMA DELL'INNOVAZIONE IN ZOOTECNIA IN PROSPETTIVA STORICA: IL CASO DELLA FRISONA ITALIANA

Marigliano, Marco
2019

Abstract

With this research we wanted to reconstruct the different historical phases and the reasons that, during the XX century, led the Italian Friesian breed of cow, known for its high milk productivity, to become the most widespread breed on the Peninsula. Besides a reconstruction of the facts, we wanted to understand the strategies for the technological innovation in the field of zootechnics during the last ten years. The work starts with the emergence, between the XVII and the XIX century in Great Britain, in the Low Countries and in the United States of a special attention for animal reproduction. Then, we examined the introduction in Italy of Dutch Friesian heads, from the end of the XIX century, and of North-American Holstein-Friesian, in the period between the two world wars. Finally, we reconstructed the process of improvement of the population here analysed, which led to a new sub-breed, later exported. Finally, we analysed the role of institutions and associations, increased after the Second World War, by reconstructing the relations between them.
16-dic-2019
XXXI
CORSO DI DOTTORATO IN SISTEMA AGRO-ALIMENTARE
Con questa ricerca si sono volute ripercorrere le diverse fasi storiche e le motivazioni che, nel corso del Novecento, hanno portato la razza bovina Frisona Italiana, conosciuta per la sua alta produttività lattifera, ad affermarsi come la più allevata sul territorio della Penisola. Al di là di una ricostruzione fattuale si sono volute comprendere le strategie dell’innovazione tecnologica in campo zootecnico negli ultimi decenni. Il lavoro prende avvio dall’emergere tra Sei e Ottocento in Gran Bretagna, nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti di una speciale attenzione alla riproduzione animale. Viene poi analizzata l’introduzione in Italia di capi Friesian olandesi a partire dalla fine dell’800 e di quelli Holstein-Friesian nordamericani nel periodo tra le due Guerre Mondiali. Infine viene ricostruita l’opera di miglioramento della popolazione in esame, arrivando a una nuova sottorazza, col tempo divenuta oggetto anche di esportazione. Nel lavoro viene analizzato infine il ruolo delle istituzioni e dell’associazionismo, amplificatosi dopo la seconda guerra mondiale, tramite la ricostruzione dei rapporti dialettici tra queste istituzioni collettive da un lato e gli ispettorati agrari e il MAF dall’altro, in ordine alla gestione dei libri genealogici e alla definizione degli indirizzi zootecnici.
PIVA, MARIACRISTINA
FUMI, GIANPIERO
TREVISAN, MARCO
MARIGLIANO, MARCO, IL PROBLEMA DELL'INNOVAZIONE IN ZOOTECNIA IN PROSPETTIVA STORICA: IL CASO DELLA FRISONA ITALIANA, PIVA, MARIACRISTINA, FUMI, GIANPIERO, Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza:Ciclo XXXI [https://hdl.handle.net/10807/286544]
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