This research focuses on the handling of the episodes belonging to the Trojan cycle which appear both in the Homeric epics and in the literature and iconography of the classical period. It aims at showing if an ipothetic authority of the Iliad and the Odyssey in the 5th and 4th century was determining for artists and authors who dealt with the same subjects. Through a careful analysis of the differences between the version which appears in the classical age and in the Homeric one, it is possible to state that these differences are not sporadic, but they can be found in a number of texts and representations. Moreover, taking into account every possible explanation, the resulting picture is a variegated one, made up of cases where the influence of the Homeric version may be considered as possible and cases where it has to be excluded. In conclusion, the canonical value which is attributed to the poems in later times can’t be detected in the classical age: the Homeric version is just one out of many legends to which it was possible to make reference while dealing with an episode of the Trojan cycle.

Questo lavoro ha per oggetto il trattamento degli episodi del ciclo troiano presenti, da un lato, nei poemi omerici, e, dall’altro, nella letteratura e nell’arte figurativa di età classica. L’obiettivo è quello di stabilire quale fosse l’autorità dell’Iliade e dell’Odissea nel V e IV secolo per gli autori e gli artisti che si trovavano a riprendere i medesimi argomenti. Attraverso un esame attento dei casi in cui si riscontrano differenze tra la riproposizione di età classica e la versione dei poemi omerici, è emerso, da un lato, che le differenze rispetto a Omero non costituiscono casi sporadici, ma sono documentabili in numerosi testi e in numerose rappresentazioni. Dall’altro, che, soppesando prudentemente le diverse possibilità, ne risulta un quadro diversificato, in cui l’influenza della versione omerica può essere considerata possibile o da escludere. Il valore canonico che è attribuito ai poemi omerici in età successive non è quindi rintracciabile già nell’età classica: la versione omerica non era che una tra le tante a cui era possibile ispirarsi nella trattazione di un episodio del ciclo troiano.

NOVA, ISABELLA, AUCTORICTAS HOMERICA? OMERO E LA CULTURA GRECA D'ETA' CLASSICA, CANTILENA, MARIO, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXVII [https://hdl.handle.net/10807/285194]

AUCTORICTAS HOMERICA? OMERO E LA CULTURA GRECA D'ETA' CLASSICA

Nova, Isabella
2015

Abstract

This research focuses on the handling of the episodes belonging to the Trojan cycle which appear both in the Homeric epics and in the literature and iconography of the classical period. It aims at showing if an ipothetic authority of the Iliad and the Odyssey in the 5th and 4th century was determining for artists and authors who dealt with the same subjects. Through a careful analysis of the differences between the version which appears in the classical age and in the Homeric one, it is possible to state that these differences are not sporadic, but they can be found in a number of texts and representations. Moreover, taking into account every possible explanation, the resulting picture is a variegated one, made up of cases where the influence of the Homeric version may be considered as possible and cases where it has to be excluded. In conclusion, the canonical value which is attributed to the poems in later times can’t be detected in the classical age: the Homeric version is just one out of many legends to which it was possible to make reference while dealing with an episode of the Trojan cycle.
17-mar-2015
XXVII
SCUOLA DI DOTTORATO IN STUDI UMANISTICI. TRADIZIONE E CONTEMPORANEITA'
Questo lavoro ha per oggetto il trattamento degli episodi del ciclo troiano presenti, da un lato, nei poemi omerici, e, dall’altro, nella letteratura e nell’arte figurativa di età classica. L’obiettivo è quello di stabilire quale fosse l’autorità dell’Iliade e dell’Odissea nel V e IV secolo per gli autori e gli artisti che si trovavano a riprendere i medesimi argomenti. Attraverso un esame attento dei casi in cui si riscontrano differenze tra la riproposizione di età classica e la versione dei poemi omerici, è emerso, da un lato, che le differenze rispetto a Omero non costituiscono casi sporadici, ma sono documentabili in numerosi testi e in numerose rappresentazioni. Dall’altro, che, soppesando prudentemente le diverse possibilità, ne risulta un quadro diversificato, in cui l’influenza della versione omerica può essere considerata possibile o da escludere. Il valore canonico che è attribuito ai poemi omerici in età successive non è quindi rintracciabile già nell’età classica: la versione omerica non era che una tra le tante a cui era possibile ispirarsi nella trattazione di un episodio del ciclo troiano.
CANTILENA, MARIO
BEARZOT, CINZIA SUSANNA
NOVA, ISABELLA, AUCTORICTAS HOMERICA? OMERO E LA CULTURA GRECA D'ETA' CLASSICA, CANTILENA, MARIO, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXVII [https://hdl.handle.net/10807/285194]
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