This research aims to investigate the social, cultural and political debate that has anticipated law no. 66 Norme penali contro la violenza sessuale, dismissed by the Italian Parliament in February 1996. That result amended the current law in sex offenses and it was the final step of a twenty-year debate during which the Italian feminist movement played a crucial role. This research has three principle objectives. Firstly, it investigates the role played by the Italian feminist movement in bringing to light the subject of rape and breaking the wall of silence that had relegated it to a private sphere. Secondly, it aims to photograph the social and cultural turmoil raised by the feminist initiative which spread a new awareness about violence and sexual abuses in the Italian civil society. Thirdly, the research analyses the plurality of opinions and points of view that animated the parliamentary debate and prevented political forces from reaching a shared approach on the reform of criminal sex offenses.
La presente ricerca indaga il dibattito sociale, culturale e politico che ha anticipato la legge n. 66 Norme penali contro la violenza sessuale, licenziata dal Parlamento italiano nel febbraio 1996 e che, a quasi settant’anni dall’entrata in vigore del Codice penale Rocco, modificò la normativa vigente in materia di reati sessuali. Quel risultato arrivò a conclusione di un dibattito ventennale che visse due fasi principali: la prima coincise con il decennio degli anni Settanta ed ebbe come protagonista il movimento femminista, la seconda prese avvio all’inizio degli anni Ottanta e spostò il baricentro della discussione all’interno delle aule parlamentari. Nel lavoro di analisi proposto sono state seguite tre direttrici principali. Innanzitutto si è indagato il ruolo giocato dal movimento femminista nell’accendere i riflettori sul tema dello stupro e nel rompere il muro di silenzio che lo aveva relegato a questione privata. In secondo luogo si è tentato di fotografare il fermento sociale e culturale che accompagnò l’iniziativa femminista contribuendo a diffondere nella società civile italiana una nuova consapevolezza sul tema della violenza e degli abusi sessuali. L’attenzione si è infine soffermata sulla pluralità di approcci, punti di vista ed interpretazioni che animarono il dibattito parlamentare sulla riforma in materia di reati sessuali con l’intento di portare alla luce le ragioni più o meno nascoste che per cinque legislature impedirono alle forze politiche di approdare ad una soluzione condivisa.
BOSSINI, LAURA ELISABETTA, LA PRIMA LEGGE ITALIANA "CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE". UN DIBATTITO LUNGO VENT'ANNI (1976 - 1996), COLOMBO, PAOLO, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXIX [https://hdl.handle.net/10807/285858]
LA PRIMA LEGGE ITALIANA "CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE". UN DIBATTITO LUNGO VENT'ANNI (1976 - 1996)
Bossini, Laura Elisabetta
2017
Abstract
This research aims to investigate the social, cultural and political debate that has anticipated law no. 66 Norme penali contro la violenza sessuale, dismissed by the Italian Parliament in February 1996. That result amended the current law in sex offenses and it was the final step of a twenty-year debate during which the Italian feminist movement played a crucial role. This research has three principle objectives. Firstly, it investigates the role played by the Italian feminist movement in bringing to light the subject of rape and breaking the wall of silence that had relegated it to a private sphere. Secondly, it aims to photograph the social and cultural turmoil raised by the feminist initiative which spread a new awareness about violence and sexual abuses in the Italian civil society. Thirdly, the research analyses the plurality of opinions and points of view that animated the parliamentary debate and prevented political forces from reaching a shared approach on the reform of criminal sex offenses.File | Dimensione | Formato | |
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