John Barclay's Argenis, a latin novel published in Paris in 1621, is one of the best sellers of its time. The reason for success is to be found in the complex narrative system conceived by the author, union of narration, history, recalled in the form of an allegory, and political thought; the foundative act of the so-called genre of the "roman à clef" ("novel with a key") is recognized in this new model of writing. The research aims at studying Barclay's novel and try to define its value in the opinion of the italian men of letters. The thesis focuses also on the influence of the Argenis on the seventeenth century italian novel. Preliminary attentions are dedicated to the variable success met by some characterizing narrative choices of the latin model within the fantasy setting novels. The italian "romans à clef" are examinated to determine the features of the genre in Italy, studying the forms and the finality of the use of history and the rethinkings imposed to the political argument. The authors examinated are: Francesco Agricoletti, Ciro Anselmi, Francesco Belli, Guidubaldo Benamati, Giovanni Francesco Biondi, Girolamo Brusoni, Niccolò Maria Corbelli, Carlo de' Dottori, Giovanni Francesco Loredano e Ferrante Pallavicino.

Il romanzo latino Argenis di John Barclay, pubblicato a Parigi nel 1621, è stato uno dei libri più amati della sua epoca. La ragione del plauso dei lettori sarà da ricercare nella complessa macchina narrativa ideata dall'autore, unione di narrazione, storia, evocata in forma di allegoria, e magistero politico; in questo nuovo modello di scrittura è stato riconosciuto l'atto fondativo del genere cosidetto del "roman à clef" ("romanzo a chiave" in italiano). La ricerca propone un rigoroso studio dell'opera e mira alla definizione del giudizio su di essa espresso dai letterati italiani nel corso del Seicento. La tesi si sofferma in seguito sull'influenza esercitata dall'Argenis sul romanzo italiano. Attenzioni preliminari vengono così dedicate alle alterne fortune godute, nelle scritture di ambientazione fantastica, da alcune caratterizzanti scelte narrative del modello latino. Vengono quindi studiati i "romanzi a chiave" per delineare le declinazioni peculiari del genere in Italia, ponendo particolare attenzione alle forme e finalità di impiego della storia e ai nuovi indirizzi della materia politica. Gli autori di "romanzi a chiave" studiati sono: Francesco Agricoletti, Ciro Anselmi, Francesco Belli, Guidubaldo Benamati, Giovanni Francesco Biondi, Girolamo Brusoni, Niccolò Maria Corbelli, Carlo de' Dottori, Giovanni Francesco Loredano e Ferrante Pallavicino

INVERNIZZI, DAVIDE @(doctoralthesis) dc.title@, BELLINI, ERALDO, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano):Ciclo XXVIII [https://hdl.handle.net/10807/285752]

L'ARGENIS DI JOHN BARCLAY (1582-1621) E LA SUA INFLUENZA SULROMANZO ITALIANO DEL SEICENTO

Invernizzi, Davide
2017

Abstract

John Barclay's Argenis, a latin novel published in Paris in 1621, is one of the best sellers of its time. The reason for success is to be found in the complex narrative system conceived by the author, union of narration, history, recalled in the form of an allegory, and political thought; the foundative act of the so-called genre of the "roman à clef" ("novel with a key") is recognized in this new model of writing. The research aims at studying Barclay's novel and try to define its value in the opinion of the italian men of letters. The thesis focuses also on the influence of the Argenis on the seventeenth century italian novel. Preliminary attentions are dedicated to the variable success met by some characterizing narrative choices of the latin model within the fantasy setting novels. The italian "romans à clef" are examinated to determine the features of the genre in Italy, studying the forms and the finality of the use of history and the rethinkings imposed to the political argument. The authors examinated are: Francesco Agricoletti, Ciro Anselmi, Francesco Belli, Guidubaldo Benamati, Giovanni Francesco Biondi, Girolamo Brusoni, Niccolò Maria Corbelli, Carlo de' Dottori, Giovanni Francesco Loredano e Ferrante Pallavicino.
31-mag-2017
XXVIII
SCUOLA DI DOTTORATO IN STUDI UMANISTICI. TRADIZIONE E CONTEMPORANEITA'
Il romanzo latino Argenis di John Barclay, pubblicato a Parigi nel 1621, è stato uno dei libri più amati della sua epoca. La ragione del plauso dei lettori sarà da ricercare nella complessa macchina narrativa ideata dall'autore, unione di narrazione, storia, evocata in forma di allegoria, e magistero politico; in questo nuovo modello di scrittura è stato riconosciuto l'atto fondativo del genere cosidetto del "roman à clef" ("romanzo a chiave" in italiano). La ricerca propone un rigoroso studio dell'opera e mira alla definizione del giudizio su di essa espresso dai letterati italiani nel corso del Seicento. La tesi si sofferma in seguito sull'influenza esercitata dall'Argenis sul romanzo italiano. Attenzioni preliminari vengono così dedicate alle alterne fortune godute, nelle scritture di ambientazione fantastica, da alcune caratterizzanti scelte narrative del modello latino. Vengono quindi studiati i "romanzi a chiave" per delineare le declinazioni peculiari del genere in Italia, ponendo particolare attenzione alle forme e finalità di impiego della storia e ai nuovi indirizzi della materia politica. Gli autori di "romanzi a chiave" studiati sono: Francesco Agricoletti, Ciro Anselmi, Francesco Belli, Guidubaldo Benamati, Giovanni Francesco Biondi, Girolamo Brusoni, Niccolò Maria Corbelli, Carlo de' Dottori, Giovanni Francesco Loredano e Ferrante Pallavicino
BELLINI, ERALDO
BEARZOT, CINZIA SUSANNA
INVERNIZZI, DAVIDE @(doctoralthesis) dc.title@, BELLINI, ERALDO, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano):Ciclo XXVIII [https://hdl.handle.net/10807/285752]
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