This research proposes a critical inquiry of the thought of Johann Caspar Schmidt, best known as Max Stirner, both for investigate his peculiar position in the philosophical context of the early half of XIX century, and in the history of philosophy in general, and for understand the theoretical and topical interest of his proposal. The aim of the analysis is the widening of an ironic value of his work, suggested for some critics, in order to assert that Stirner makes a complex and humoristic parody of his contemporary context of thought – in particular of the works of Feuerbach, Bruno Bauer and Hegel – and of his own assumptions for displace the philosophical discours from the level of the meaning to the level of the event. In this way, his parody attains a heuristic and pragmatic function, suggesting a different idea of subjectivity as structure of difference and new ethical and political forms, based on the reconsideration of the notions of use and consumption.

Il presente studio propone un’indagine critica del pensiero di Johann Caspar Schmidt, meglio noto come Max Stirner, volta sia a investigare la sua posizione all’interno del contesto filosofico della prima metà del XIX secolo, e più in generale della storia della filosofia, sia a valutare la cogenza e l’attualità della sua proposta teoretica. L’ipotesi guida della ricerca mira all’approfondimento dell’idea, già prospettata da alcuni studiosi, di una valenza ironica della riflessione stirneriana in direzione di una complessa strategia parodica, che assume come fulcro l’umorismo e si declina in un duplice movimento convergente nel plesso concettuale “unico-proprietà”. Mediante un puntuale confronto testuale con i suoi avversari diretti – Feuerbach, Bruno Bauer e Hegel – si mostrerà come Stirner operi un raddoppiamento di tali corpi di pensiero e una parodia dei propri stessi assunti, al fine di delegittimare l’ambito della significazione e attingere il piano dell’evenemenzialità dell’esistenza e della storia. La parodia stirneriana assume pertanto valenza euristica e pragmatica in quanto prospetta una diversa idea di soggettività intesa come struttura di differenza sempre operante e apre a inedite configurazioni etiche e politiche, caratterizzate da un ripensamento delle nozioni di uso e consumo.

POZZI, MATTIA LUIGI, Parodia e soggettività in Max Stirner: per un'etica della consumazione, MARASSI, MASSIMO, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXV [https://hdl.handle.net/10807/285989]

Parodia e soggettività in Max Stirner: per un'etica della consumazione

Pozzi, Mattia Luigi
2013

Abstract

This research proposes a critical inquiry of the thought of Johann Caspar Schmidt, best known as Max Stirner, both for investigate his peculiar position in the philosophical context of the early half of XIX century, and in the history of philosophy in general, and for understand the theoretical and topical interest of his proposal. The aim of the analysis is the widening of an ironic value of his work, suggested for some critics, in order to assert that Stirner makes a complex and humoristic parody of his contemporary context of thought – in particular of the works of Feuerbach, Bruno Bauer and Hegel – and of his own assumptions for displace the philosophical discours from the level of the meaning to the level of the event. In this way, his parody attains a heuristic and pragmatic function, suggesting a different idea of subjectivity as structure of difference and new ethical and political forms, based on the reconsideration of the notions of use and consumption.
15-apr-2013
XXV
CORSO DI DOTTORATO IN DISCIPLINE FILOSOFICHE,ARTISTICHE,ARCHEOLOGICHE E DEL TEATRO AFFERENTE ALLA SCUOLA DI DOTTORATO IN STUDI UMANISTICI
Il presente studio propone un’indagine critica del pensiero di Johann Caspar Schmidt, meglio noto come Max Stirner, volta sia a investigare la sua posizione all’interno del contesto filosofico della prima metà del XIX secolo, e più in generale della storia della filosofia, sia a valutare la cogenza e l’attualità della sua proposta teoretica. L’ipotesi guida della ricerca mira all’approfondimento dell’idea, già prospettata da alcuni studiosi, di una valenza ironica della riflessione stirneriana in direzione di una complessa strategia parodica, che assume come fulcro l’umorismo e si declina in un duplice movimento convergente nel plesso concettuale “unico-proprietà”. Mediante un puntuale confronto testuale con i suoi avversari diretti – Feuerbach, Bruno Bauer e Hegel – si mostrerà come Stirner operi un raddoppiamento di tali corpi di pensiero e una parodia dei propri stessi assunti, al fine di delegittimare l’ambito della significazione e attingere il piano dell’evenemenzialità dell’esistenza e della storia. La parodia stirneriana assume pertanto valenza euristica e pragmatica in quanto prospetta una diversa idea di soggettività intesa come struttura di differenza sempre operante e apre a inedite configurazioni etiche e politiche, caratterizzate da un ripensamento delle nozioni di uso e consumo.
MARASSI, MASSIMO
CASCETTA, ANNAMARIA
POZZI, MATTIA LUIGI, Parodia e soggettività in Max Stirner: per un'etica della consumazione, MARASSI, MASSIMO, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXV [https://hdl.handle.net/10807/285989]
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