The current work begins with the introduction in 2020 of paragraph 2-bis in article 1 of Law No. 241/1990, according to which "the relationships between citizens and public administration are based on the principles of cooperation and good faith." A new contribution regarding the implications and effects of the binding nature of the principle of good faith in administrative law is justified by its placement within the context of general principles governing administrative activity (see the title of article 1, Law No. 241/1990). This thesis set out a few objectives: clarifying the scope of the principle by outlining the areas of difference with respect to its application in private relationships and, with regard to administrative law relationships, shedding light on the distinction between this principle and the notion of "legitimate expectation"; extracting, through the analysis of jurisprudence and legal doctrine, a series of obligations imposed on both the administration and the citizen; and determining what legal consequences follow from their violation (whether these affect the validity of the final administrative act or are solely compensatory in nature). Lastly, the work proposed a reinterpretation of the notion of legitimate interest in light of the principle in question and highlighted some critical issues in the current judicial system that do not ensure adequate protection for individuals who have suffered harm due to the violation of the principle of good faith.

Il presente lavoro muove dall’introduzione, nel 2020, del comma 2-bis all’art. 1 l. n. 241/1990, secondo cui «i rapporti tra il cittadino e la pubblica amministrazione sono improntati ai principi della collaborazione e della buona fede». Un nuovo contributo sulle implicazioni e sugli effetti della cogenza del principio di buona fede nel diritto amministrativo si giustifica in ragione della sua collocazione nell’alveo dei principi generali sull’attività amministrativa (cfr. rubrica art. 1 l. n. 241/1990). La tesi si è dunque prefissata alcuni obiettivi: chiarire la portata del principio, delineando gli ambiti di differenza rispetto alla sua applicazione nei rapporti tra privati e, riguardo ai rapporti di diritto amministrativo, mettendo in luce la distinzione rispetto alla nozione di “affidamento legittimo”; enucleare, con l’analisi della giurisprudenza e della dottrina, una serie di obblighi a carico sia dell’amministrazione sia del cittadino; verificare quali siano le conseguenze giuridiche della loro violazione (se incidenti sulla validità del provvedimento finale ovvero di natura meramente risarcitoria). Il lavoro, infine, ha proposto una rilettura della nozione di interesse legittimo, alla luce del principio in esame, ed evidenziato alcune criticità nell’attuale sistema giurisdizionale che non assicurano una adeguata tutela della posizione del soggetto che abbia subito una lesione a causa della violazione del principio di buona fede.

MIRRA, VANNA, LA BUONA FEDE NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO. OBBLIGHI DI COMPORTAMENTO A CARICO DELL'AMMINISTRAZIONE E DEL CITTADINO, TRAVI, ALDO, D'ANGELO, GIOVANNI, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXXVI [https://hdl.handle.net/10807/285381]

LA BUONA FEDE NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO. OBBLIGHI DI COMPORTAMENTO A CARICO DELL'AMMINISTRAZIONE E DEL CITTADINO

Mirra, Vanna
2024

Abstract

The current work begins with the introduction in 2020 of paragraph 2-bis in article 1 of Law No. 241/1990, according to which "the relationships between citizens and public administration are based on the principles of cooperation and good faith." A new contribution regarding the implications and effects of the binding nature of the principle of good faith in administrative law is justified by its placement within the context of general principles governing administrative activity (see the title of article 1, Law No. 241/1990). This thesis set out a few objectives: clarifying the scope of the principle by outlining the areas of difference with respect to its application in private relationships and, with regard to administrative law relationships, shedding light on the distinction between this principle and the notion of "legitimate expectation"; extracting, through the analysis of jurisprudence and legal doctrine, a series of obligations imposed on both the administration and the citizen; and determining what legal consequences follow from their violation (whether these affect the validity of the final administrative act or are solely compensatory in nature). Lastly, the work proposed a reinterpretation of the notion of legitimate interest in light of the principle in question and highlighted some critical issues in the current judicial system that do not ensure adequate protection for individuals who have suffered harm due to the violation of the principle of good faith.
17-mag-2024
XXXVI
CORSO DI DOTTORATO IN IMPRESA, LAVORO, ISTITUZIONI E GIUSTIZIA PENALE
Il presente lavoro muove dall’introduzione, nel 2020, del comma 2-bis all’art. 1 l. n. 241/1990, secondo cui «i rapporti tra il cittadino e la pubblica amministrazione sono improntati ai principi della collaborazione e della buona fede». Un nuovo contributo sulle implicazioni e sugli effetti della cogenza del principio di buona fede nel diritto amministrativo si giustifica in ragione della sua collocazione nell’alveo dei principi generali sull’attività amministrativa (cfr. rubrica art. 1 l. n. 241/1990). La tesi si è dunque prefissata alcuni obiettivi: chiarire la portata del principio, delineando gli ambiti di differenza rispetto alla sua applicazione nei rapporti tra privati e, riguardo ai rapporti di diritto amministrativo, mettendo in luce la distinzione rispetto alla nozione di “affidamento legittimo”; enucleare, con l’analisi della giurisprudenza e della dottrina, una serie di obblighi a carico sia dell’amministrazione sia del cittadino; verificare quali siano le conseguenze giuridiche della loro violazione (se incidenti sulla validità del provvedimento finale ovvero di natura meramente risarcitoria). Il lavoro, infine, ha proposto una rilettura della nozione di interesse legittimo, alla luce del principio in esame, ed evidenziato alcune criticità nell’attuale sistema giurisdizionale che non assicurano una adeguata tutela della posizione del soggetto che abbia subito una lesione a causa della violazione del principio di buona fede.
TRAVI, ALDO
D'ANGELO, GIOVANNI
MIRRA, VANNA, LA BUONA FEDE NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO. OBBLIGHI DI COMPORTAMENTO A CARICO DELL'AMMINISTRAZIONE E DEL CITTADINO, TRAVI, ALDO, D'ANGELO, GIOVANNI, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXXVI [https://hdl.handle.net/10807/285381]
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