This dissertation moves from an interest in examining in depth the relationship between education and the intangible aspect of natural and social goods embedded within local dynamics. In parallel, it studies the economic and production processes of businesses which respond to the environmental crisis with emerging, innovative business models, underlining the urgency to overcome trends dictated by self-interest. By inquiring and promoting possible directions worthy of an authentic existence, pedagogical scholarship is called upon to understand the essential qualities of the human experience on course to an existential transition. Such a transition is necessary and centered on a rethinking of organizational criteria of a care of what is humanum focused on material and quantitative dimensions. The “path of transition” can represent and contribute an authentic response to the crisis on the purpose of human life, if it posits recognizing the generative nucleus of the naturality of the person and goods that increase the quality of a shared life.

La presente ricerca trova la sua ragione nell’intenzionalità di approfondire il rapporto che intercorre tra la pedagogia e la dimensione intangibile dei beni naturali e sociali in ordine alle dinamiche territoriali e, specularmente, ai processi economico-produttivi d’impresa che, sulla scorta della crisi ecologica, denotano l’urgenza di superare tendenze radicatesi nella formula del self interest, come si evince dall’emergere di modelli innovativi d’impresa. Nell’indagare e promuovere direzioni di possibilità degne di un’esistenza autentica, la riflessione pedagogica è chiamata a cogliere le qualità essenziali dell’esperienza umana lungo la via di una necessaria transizione esistenziale gravitante su un ripensamento dei criteri organizzativi polarizzati sull’enfasi del materiale e del quantitativo nella prospettiva della cura dell’humanum. La “via della transizione” può rappresentare una conversione e contribuire ad una risposta autentica alla crisi del senso della vita umana nel riconoscimento del nucleo generativo della naturalità della persona e dei beni che accrescono la qualità della vita in comune.

Meneghel, V., TRA PEDAGOGIA E BENI INTANGIBILI. TRANSIZIONE, B CORP, COMUNITA' GENERATIVE, 2024-03-13T00:01:00Z [https://hdl.handle.net/10807/286215]

TRA PEDAGOGIA E BENI INTANGIBILI. TRANSIZIONE, B CORP, COMUNITA' GENERATIVE

Meneghel, Valentina
2024

Abstract

This dissertation moves from an interest in examining in depth the relationship between education and the intangible aspect of natural and social goods embedded within local dynamics. In parallel, it studies the economic and production processes of businesses which respond to the environmental crisis with emerging, innovative business models, underlining the urgency to overcome trends dictated by self-interest. By inquiring and promoting possible directions worthy of an authentic existence, pedagogical scholarship is called upon to understand the essential qualities of the human experience on course to an existential transition. Such a transition is necessary and centered on a rethinking of organizational criteria of a care of what is humanum focused on material and quantitative dimensions. The “path of transition” can represent and contribute an authentic response to the crisis on the purpose of human life, if it posits recognizing the generative nucleus of the naturality of the person and goods that increase the quality of a shared life.
13-mar-2024
XXXVI
CORSO DI DOTTORATO IN SCIENZE DELLA PERSONA E DELLA FORMAZIONE
La presente ricerca trova la sua ragione nell’intenzionalità di approfondire il rapporto che intercorre tra la pedagogia e la dimensione intangibile dei beni naturali e sociali in ordine alle dinamiche territoriali e, specularmente, ai processi economico-produttivi d’impresa che, sulla scorta della crisi ecologica, denotano l’urgenza di superare tendenze radicatesi nella formula del self interest, come si evince dall’emergere di modelli innovativi d’impresa. Nell’indagare e promuovere direzioni di possibilità degne di un’esistenza autentica, la riflessione pedagogica è chiamata a cogliere le qualità essenziali dell’esperienza umana lungo la via di una necessaria transizione esistenziale gravitante su un ripensamento dei criteri organizzativi polarizzati sull’enfasi del materiale e del quantitativo nella prospettiva della cura dell’humanum. La “via della transizione” può rappresentare una conversione e contribuire ad una risposta autentica alla crisi del senso della vita umana nel riconoscimento del nucleo generativo della naturalità della persona e dei beni che accrescono la qualità della vita in comune.
MALAVASI, PIERLUIGI
MARCHETTI, ANTONELLA
Meneghel, V., TRA PEDAGOGIA E BENI INTANGIBILI. TRANSIZIONE, B CORP, COMUNITA' GENERATIVE, 2024-03-13T00:01:00Z [https://hdl.handle.net/10807/286215]
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