The research starts from the observation of the preventive ineffectiveness of our prison penal sanctioning system. Highlighting the need to introduce alternative sanctions to prison, the research focuses on the advantages of a new way of responding to crime, which is inspired by the principle of individualisation of punishment and is identified in a programme shaped to the re-educational needs of the offender. Next to the vain attempts made so far to overcome the hegemony of imprisonment, the paper develops a focus on prescriptive punishment, as the prototype of the «project punishment». Within some implications of the possible introduction of this sanction in our legal system, some considerations try to identify the balancing judgement between apparently opposing instances (of protection of the community, in the face of the social dangerousness of the offender, and of his re-socialisation) as a model determination of the individualised contents of the penalty, containing at the same time the necessary judicial discretion. In consideration of the lack of an express regulation of this judgement, generally underlying the infliction of penal sanctions, it is proposed to purify it of the traditional retributive logic, in order to redirect it towards the reconciliative components of the restorative justice.

Il presente lavoro di ricerca dottorale prende le mosse dalla constatazione dell’inefficacia preventiva del nostro sistema sanzionatorio penale prettamente carcerocentrico. Nell’evidenziare la necessità di introdurre sanzioni principali alternative al carcere, la ricerca si concentra sui vantaggi di una nuova modalità di risposta al reato, che, ispirata al principio di individualizzazione della pena, si identifichi in un programma risocializzativo calibrato sulle specifiche esigenze rieducative del condannato. Sullo sfondo dei vani tentativi finora attuati per superare l’egemonia detentiva, l’elaborato sviluppa un focus sulla pena prescrittiva, in quanto prototipo ideale della «pena progetto». Nel solco di alcune implicazioni derivanti dalla possibile introduzione di tale sanzione nel nostro ordinamento si inseriscono, in particolare, alcune riflessioni che vorrebbero individuare nel giudizio di bilanciamento tra istanze apparentemente contrapposte (di tutela della collettività, a fronte della pericolosità sociale del reo, e di risocializzazione del condannato) un modello valutativo di determinazione dei contenuti individualizzati della pena, limitando al contempo la necessaria discrezionalità giudiziaria. In considerazione della mancanza di un’espressa disciplina di tale giudizio, generalmente sotteso all’irrogazione della sanzione penale, si propone di delinearne una possibile regolamentazione con l’intento di depurarlo dalle logiche retributive che lo hanno tradizionalmente caratterizzato, per reindirizzarlo verso componenti riconciliative proprie della giustizia riparativa.

Polimeni, V., SULLE PROSPETTIVE DI RIFORMA DEL SISTEMA SANZIONATORIO PENALE. PROBLEMATICITA' DELLA CONDIZIONE DETENTIVA E SUPERAMENTO DEL MODELLO CARCEROCENTRICO, 2023-06-22T00:01:00Z [https://hdl.handle.net/10807/285302]

SULLE PROSPETTIVE DI RIFORMA DEL SISTEMA SANZIONATORIO PENALE. PROBLEMATICITA' DELLA CONDIZIONE DETENTIVA E SUPERAMENTO DEL MODELLO CARCEROCENTRICO

Polimeni, Valeria
2023

Abstract

The research starts from the observation of the preventive ineffectiveness of our prison penal sanctioning system. Highlighting the need to introduce alternative sanctions to prison, the research focuses on the advantages of a new way of responding to crime, which is inspired by the principle of individualisation of punishment and is identified in a programme shaped to the re-educational needs of the offender. Next to the vain attempts made so far to overcome the hegemony of imprisonment, the paper develops a focus on prescriptive punishment, as the prototype of the «project punishment». Within some implications of the possible introduction of this sanction in our legal system, some considerations try to identify the balancing judgement between apparently opposing instances (of protection of the community, in the face of the social dangerousness of the offender, and of his re-socialisation) as a model determination of the individualised contents of the penalty, containing at the same time the necessary judicial discretion. In consideration of the lack of an express regulation of this judgement, generally underlying the infliction of penal sanctions, it is proposed to purify it of the traditional retributive logic, in order to redirect it towards the reconciliative components of the restorative justice.
22-giu-2023
XXXV
CORSO DI DOTTORATO IN PERSONA E ORDINAMENTI GIURIDICI
Il presente lavoro di ricerca dottorale prende le mosse dalla constatazione dell’inefficacia preventiva del nostro sistema sanzionatorio penale prettamente carcerocentrico. Nell’evidenziare la necessità di introdurre sanzioni principali alternative al carcere, la ricerca si concentra sui vantaggi di una nuova modalità di risposta al reato, che, ispirata al principio di individualizzazione della pena, si identifichi in un programma risocializzativo calibrato sulle specifiche esigenze rieducative del condannato. Sullo sfondo dei vani tentativi finora attuati per superare l’egemonia detentiva, l’elaborato sviluppa un focus sulla pena prescrittiva, in quanto prototipo ideale della «pena progetto». Nel solco di alcune implicazioni derivanti dalla possibile introduzione di tale sanzione nel nostro ordinamento si inseriscono, in particolare, alcune riflessioni che vorrebbero individuare nel giudizio di bilanciamento tra istanze apparentemente contrapposte (di tutela della collettività, a fronte della pericolosità sociale del reo, e di risocializzazione del condannato) un modello valutativo di determinazione dei contenuti individualizzati della pena, limitando al contempo la necessaria discrezionalità giudiziaria. In considerazione della mancanza di un’espressa disciplina di tale giudizio, generalmente sotteso all’irrogazione della sanzione penale, si propone di delinearne una possibile regolamentazione con l’intento di depurarlo dalle logiche retributive che lo hanno tradizionalmente caratterizzato, per reindirizzarlo verso componenti riconciliative proprie della giustizia riparativa.
EUSEBI, LUCIANO
NICOLUSSI, ANDREA
Polimeni, V., SULLE PROSPETTIVE DI RIFORMA DEL SISTEMA SANZIONATORIO PENALE. PROBLEMATICITA' DELLA CONDIZIONE DETENTIVA E SUPERAMENTO DEL MODELLO CARCEROCENTRICO, 2023-06-22T00:01:00Z [https://hdl.handle.net/10807/285302]
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