Afro suggestions have long been present in the collections of Italian fashion designers, but it was only in 2020 that five Afro-descendent designers, part of the WAMI Collective, took part in the Milan Fashion Week. This event contributed to unhinge the idea that “Italian” and “Made in Italy” matched an exclusively white identity, promoting an authentic narration of what “Afro” and “Afro-Italian” mean. Fashion in Italy, however, is a complex world rooted in districts and proximity networks, supporting individuals through self-employment and micro-entrepreneurship, and social workshops that encourage healing and learning through the creation of beauty. In between 2021 and 2022 over thirty non-directive interviews were collected. Within the Afro-descendant diaspora, three categories of actors were identified: designers at various stages of affirmation, creatives in the formal/informal grey area who worked with a network of customers based on acquaintance, and tailors involved in social tailoring projects. It was thus possible to investigate themes related to exoticism and nostalgic trade, storytelling, and negotiation of shared meanings, in a process that aims at moving forward from a post-colonial mindset toward new cultural imaginaries that have the potential to become gateways not merely to inclusive creativity but also to social inclusion.

Suggestioni afro sono presenti da tempo nelle collezioni dei fashion designer italiani, ma solo nel 2020 cinque designer afro-discendenti, parte del Collettivo WAMI, hanno partecipato alla Settimana della Moda di Milano. Questo evento ha contribuito a scardinare l'idea che "italiano" e "Made in Italy" corrispondano a un'identità esclusivamente bianca, promuovendo una narrazione autentica di ciò che significa "afro" e "afro-italiano". La moda in Italia, tuttavia, è un mondo complesso che affonda le sue radici nei distretti e nelle reti di prossimità, sostenendo gli individui attraverso l'autoimpiego e la microimprenditorialità, e laboratori sociali che incoraggiano la guarigione e l'apprendimento attraverso la creazione di bellezza. Tra il 2021 e il 2022 sono state raccolte oltre trenta interviste non direttive. All'interno della diaspora afro-discendente, sono state individuate tre categorie di attori: designer a vari stadi di affermazione, creativi nella zona grigia formale/informale che lavorano con una clientela basata sulla conoscenza, e sarti coinvolti in progetti di sartoria sociale. È stato così possibile indagare temi legati all'esotismo e al commercio nostalgico, alla narrazione e alla negoziazione di significati condivisi, in un processo che vuole favorire nuovi immaginari culturali con il potenziale per diventare porte d'accesso non solo alla creatività inclusiva ma anche all'inclusione sociale.

CARINI, LUDOVICA, AFRO IMAGINARIES: FASHION EXPERIENCES OF MICRO CULTURAL ENTRPRENEURSHIP IN ITALY, HAWTHORNE, CAMILLA, MORA, EMANUELA, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXXV [https://hdl.handle.net/10807/286039]

AFRO IMAGINARIES: FASHION EXPERIENCES OF MICRO CULTURAL ENTRPRENEURSHIP IN ITALY

Carini, Ludovica
2023

Abstract

Afro suggestions have long been present in the collections of Italian fashion designers, but it was only in 2020 that five Afro-descendent designers, part of the WAMI Collective, took part in the Milan Fashion Week. This event contributed to unhinge the idea that “Italian” and “Made in Italy” matched an exclusively white identity, promoting an authentic narration of what “Afro” and “Afro-Italian” mean. Fashion in Italy, however, is a complex world rooted in districts and proximity networks, supporting individuals through self-employment and micro-entrepreneurship, and social workshops that encourage healing and learning through the creation of beauty. In between 2021 and 2022 over thirty non-directive interviews were collected. Within the Afro-descendant diaspora, three categories of actors were identified: designers at various stages of affirmation, creatives in the formal/informal grey area who worked with a network of customers based on acquaintance, and tailors involved in social tailoring projects. It was thus possible to investigate themes related to exoticism and nostalgic trade, storytelling, and negotiation of shared meanings, in a process that aims at moving forward from a post-colonial mindset toward new cultural imaginaries that have the potential to become gateways not merely to inclusive creativity but also to social inclusion.
22-mag-2023
XXXV
CORSO DI DOTTORATO IN SOCIOLOGIA, ORGANIZZAZIONI, CULTURE
Suggestioni afro sono presenti da tempo nelle collezioni dei fashion designer italiani, ma solo nel 2020 cinque designer afro-discendenti, parte del Collettivo WAMI, hanno partecipato alla Settimana della Moda di Milano. Questo evento ha contribuito a scardinare l'idea che "italiano" e "Made in Italy" corrispondano a un'identità esclusivamente bianca, promuovendo una narrazione autentica di ciò che significa "afro" e "afro-italiano". La moda in Italia, tuttavia, è un mondo complesso che affonda le sue radici nei distretti e nelle reti di prossimità, sostenendo gli individui attraverso l'autoimpiego e la microimprenditorialità, e laboratori sociali che incoraggiano la guarigione e l'apprendimento attraverso la creazione di bellezza. Tra il 2021 e il 2022 sono state raccolte oltre trenta interviste non direttive. All'interno della diaspora afro-discendente, sono state individuate tre categorie di attori: designer a vari stadi di affermazione, creativi nella zona grigia formale/informale che lavorano con una clientela basata sulla conoscenza, e sarti coinvolti in progetti di sartoria sociale. È stato così possibile indagare temi legati all'esotismo e al commercio nostalgico, alla narrazione e alla negoziazione di significati condivisi, in un processo che vuole favorire nuovi immaginari culturali con il potenziale per diventare porte d'accesso non solo alla creatività inclusiva ma anche all'inclusione sociale.
HAWTHORNE, CAMILLA
MORA, EMANUELA
CASELLI, MARCO
CARINI, LUDOVICA, AFRO IMAGINARIES: FASHION EXPERIENCES OF MICRO CULTURAL ENTRPRENEURSHIP IN ITALY, HAWTHORNE, CAMILLA, MORA, EMANUELA, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXXV [https://hdl.handle.net/10807/286039]
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