The thesis aims to study Italian cooperative credit and is divided into two chapters. The first one empirically investigates the efficiency of the network organizational model by studying economies of scale, economies of scope and market power, in light of the reform introducing the integrated organizational structure in 2018. For 452 cooperative banks (and a control group of 223 commercial banks) over the period 2006-2018, the empirical results show that cooperative banks experience economies of scale and scope, but experience consistent diseconomies of scale and economies of scope on the revenue side. Increases in diversification and size do not positively impact revenues. Cooperative banks have greater market power than commercial banks. The second chapter empirically investigates the persistence of the advantages of relationship lending for Italian firms, measured as easier access to bank credit due to the proximity of (at least) one cooperative bank branch. For 348,019 firms (1,135,125 observations) over the period 2012-2019, the empirical results show that firms located near cooperative bank branches have more access to bank debt and resort less to informal finance (trade credit, member loans). These effects are even stronger when firms are only located in close proximity to cooperative bank branches.

Il lavoro si pone come obiettivo lo studio del credito cooperativo italiano ed è diviso in due capitoli. Il primo indaga empiricamente l’efficienza del modello organizzativo a network studiando le economie di scala, le economie di scopo e il potere di mercato, alla luce della riforma che introduce la struttura organizzativa integrata nel 2018. Per 452 banche cooperative (e un gruppo di controllo di 223 banche commerciali) nel periodo 2006-2018, i risultati empirici mostrano che le banche cooperative sperimentano economie di scala e di scopo, ma sperimentano diseconomie di scala ed economie di scopo costanti sul lato dei ricavi. L’aumento di diversificazione e dimensione non impattano positivamente i ricavi. Le banche cooperative hanno un maggiore potere di mercato rispetto alle banche commerciali. Il secondo capitolo indaga empiricamente la persistenza dei vantaggi del relationship lending per le imprese italiane, misurati come un più facile accesso al credito bancario dovuto alla vicinanza di (almeno) una filiale di banca cooperativa. Per 348.019 imprese (1.135.125 osservazioni) nel periodo 2012-2019, i risultati empirici mostrano che le imprese situate in prossimità di filiali di banche cooperative hanno più accesso al debito bancario e ricorrono meno alla finanza informale (credito commerciale, prestiti dei soci). Questi effetti sono ancora più forti quando le imprese si trovano solo nelle vicinanze di filiali di banche cooperative.

Viola, A., COOPERATIVE BANKING: ORGANIZATIONAL STRUCTURE, PROXIMITY, AND ACCESS TO CREDIT, 2022-05-02T00:01:00Z [https://hdl.handle.net/10807/285892]

COOPERATIVE BANKING: ORGANIZATIONAL STRUCTURE, PROXIMITY, AND ACCESS TO CREDIT

Viola, Andrea
2022

Abstract

The thesis aims to study Italian cooperative credit and is divided into two chapters. The first one empirically investigates the efficiency of the network organizational model by studying economies of scale, economies of scope and market power, in light of the reform introducing the integrated organizational structure in 2018. For 452 cooperative banks (and a control group of 223 commercial banks) over the period 2006-2018, the empirical results show that cooperative banks experience economies of scale and scope, but experience consistent diseconomies of scale and economies of scope on the revenue side. Increases in diversification and size do not positively impact revenues. Cooperative banks have greater market power than commercial banks. The second chapter empirically investigates the persistence of the advantages of relationship lending for Italian firms, measured as easier access to bank credit due to the proximity of (at least) one cooperative bank branch. For 348,019 firms (1,135,125 observations) over the period 2012-2019, the empirical results show that firms located near cooperative bank branches have more access to bank debt and resort less to informal finance (trade credit, member loans). These effects are even stronger when firms are only located in close proximity to cooperative bank branches.
2-mag-2022
XXXIV
CORSO DI DOTTORATO IN ECONOMIA E FINANZA
Il lavoro si pone come obiettivo lo studio del credito cooperativo italiano ed è diviso in due capitoli. Il primo indaga empiricamente l’efficienza del modello organizzativo a network studiando le economie di scala, le economie di scopo e il potere di mercato, alla luce della riforma che introduce la struttura organizzativa integrata nel 2018. Per 452 banche cooperative (e un gruppo di controllo di 223 banche commerciali) nel periodo 2006-2018, i risultati empirici mostrano che le banche cooperative sperimentano economie di scala e di scopo, ma sperimentano diseconomie di scala ed economie di scopo costanti sul lato dei ricavi. L’aumento di diversificazione e dimensione non impattano positivamente i ricavi. Le banche cooperative hanno un maggiore potere di mercato rispetto alle banche commerciali. Il secondo capitolo indaga empiricamente la persistenza dei vantaggi del relationship lending per le imprese italiane, misurati come un più facile accesso al credito bancario dovuto alla vicinanza di (almeno) una filiale di banca cooperativa. Per 348.019 imprese (1.135.125 osservazioni) nel periodo 2012-2019, i risultati empirici mostrano che le imprese situate in prossimità di filiali di banche cooperative hanno più accesso al debito bancario e ricorrono meno alla finanza informale (credito commerciale, prestiti dei soci). Questi effetti sono ancora più forti quando le imprese si trovano solo nelle vicinanze di filiali di banche cooperative.
BECCALLI, ELENA
FEMMINIS, GIANLUCA
Viola, A., COOPERATIVE BANKING: ORGANIZATIONAL STRUCTURE, PROXIMITY, AND ACCESS TO CREDIT, 2022-05-02T00:01:00Z [https://hdl.handle.net/10807/285892]
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