My PhD research started from the assumption that the experience of the body is not direct, but is mediated by the integration of multisensory inputs. The questions i originally asked are: what is multisensory integration? How does it work? Multisensory integration refers to how the brain integrates into a coherent and uniform percept, namely the body matrix, different streams of incoming information from the different senses presented in the same space-time context. Such a model conceives the body as being recalibrated in relation to predictions made through three sources of stored information about the body: conceptual (the meaning attributed to the body), perceptual (the size and the shape of the body), and episodic. According to a recent cognitive theory, our brains learn to anticipate these incoming stimuli before they are actually perceived. Cognitive psychologists call this process predictive coding. This increasingly popular hypothesis in neuroscience suggests that our brains actively create an internal model (simulation) of the body and the space around it. This model provides predictions about the expected sensory input or minimize the number of prediction errors. I have therefore assumed that this process influences not only the experience of the body, but also the emotions. According to this model, emotions are not seen as iterative stimulus-response sequences, but as bodily simulations that, on the basis of an individual’s previous experience are labeled as emotions. Simulations are prediction (top-down signals) that anticipate events in the sensory environment. Thanks to this internal model of predictions, our brain is able to give sense to our experience. Recent studies indicate that impairments in this process could be involved in the etiology of some psychological disorders, including eating disorders. The purpose of this dissertation is to contribute to the research on the nature of body perception as the result of a multisensory integration and on its clinical and experimental study. In particular I explored new methods to target the main aspects involved in the experience of the body among eating disorders. I developed three virtual interventions based on a new embodied methodology - virtual reality – opening a new way of studying and treating body perception.

I miei studi del dottorato si fondano sul presupposto che l'esperienza del corpo non è diretta, ma è mediata dall'integrazione di input multisensoriali. Le domande che mi sono posto inizialmente sono: cos'è l'integrazione multisensoriale? Come funziona? L'integrazione multisensoriale (MSI) si riferisce a come il cervello integra in una percezione coerente e uniforme diversi flussi di informazioni in arrivo dai diversi sensi presentati nello stesso contesto spazio-temporale. Tale modello concepisce il corpo come ricalibrato in relazione a previsioni fatte attraverso tre fonti di informazioni memorizzate sul corpo: concettuali, percettive ed episodiche. Secondo una recente teoria cognitiva, il nostro cervello impara ad anticipare questi stimoli in arrivo prima che siano effettivamente percepiti. Gli psicologi cognitivi chiamano questo processo codifica predittiva. Questa ipotesi sempre più popolare nelle neuroscienze suggerisce che il nostro cervello crea attivamente un modello interno (simulazione) del corpo e dello spazio circostante. Questo modello fornisce previsioni sull'input sensoriale atteso o minimizza il numero di errori di previsione. Ho quindi ipotizzato che questo processo influenzi non solo l'esperienza del corpo, ma anche le emozioni. Secondo questo modello, le emozioni non sono viste come sequenze iterative stimolo-risposta, ma come simulazioni corporee che, sulla base di una precedente esperienza individuale, vengono etichettate come emozioni. Studi recenti indicano che alterazioni in questo processo potrebbero essere coinvolte nell'eziologia di alcuni disturbi psicologici, compresi i disturbi alimentari. Lo scopo di questo lavoro è quello di contribuire alla ricerca sulla natura della percezione del corpo come risultato di un'integrazione multisensoriale e sul suo studio clinico e sperimentale. In particolare ho esplorato nuovi metodi per colpire i principali aspetti coinvolti nell'esperienza del corpo nei disturbi alimentari. Ho sviluppato tre interventi virtuali basati su una nuova metodologia incarnata - la realtà virtuale - aprendo un nuovo modo di studiare e trattare la percezione del corpo.

MALIGHETTI, CLELIA, THE MULTISENSORY NATURE OF BODY PERCEPTION: VIRTUAL INTERVENTIONS FOR EMOTIONAL AND PERCEPTUAL CHANGE IN EATING DISORDERS, RIVA, GIUSEPPE, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXXIV [https://hdl.handle.net/10807/284981]

THE MULTISENSORY NATURE OF BODY PERCEPTION: VIRTUAL INTERVENTIONS FOR EMOTIONAL AND PERCEPTUAL CHANGE IN EATING DISORDERS

Malighetti, Clelia
2022

Abstract

My PhD research started from the assumption that the experience of the body is not direct, but is mediated by the integration of multisensory inputs. The questions i originally asked are: what is multisensory integration? How does it work? Multisensory integration refers to how the brain integrates into a coherent and uniform percept, namely the body matrix, different streams of incoming information from the different senses presented in the same space-time context. Such a model conceives the body as being recalibrated in relation to predictions made through three sources of stored information about the body: conceptual (the meaning attributed to the body), perceptual (the size and the shape of the body), and episodic. According to a recent cognitive theory, our brains learn to anticipate these incoming stimuli before they are actually perceived. Cognitive psychologists call this process predictive coding. This increasingly popular hypothesis in neuroscience suggests that our brains actively create an internal model (simulation) of the body and the space around it. This model provides predictions about the expected sensory input or minimize the number of prediction errors. I have therefore assumed that this process influences not only the experience of the body, but also the emotions. According to this model, emotions are not seen as iterative stimulus-response sequences, but as bodily simulations that, on the basis of an individual’s previous experience are labeled as emotions. Simulations are prediction (top-down signals) that anticipate events in the sensory environment. Thanks to this internal model of predictions, our brain is able to give sense to our experience. Recent studies indicate that impairments in this process could be involved in the etiology of some psychological disorders, including eating disorders. The purpose of this dissertation is to contribute to the research on the nature of body perception as the result of a multisensory integration and on its clinical and experimental study. In particular I explored new methods to target the main aspects involved in the experience of the body among eating disorders. I developed three virtual interventions based on a new embodied methodology - virtual reality – opening a new way of studying and treating body perception.
4-feb-2022
XXXIV
CORSO DI DOTTORATO IN PSICOLOGIA
I miei studi del dottorato si fondano sul presupposto che l'esperienza del corpo non è diretta, ma è mediata dall'integrazione di input multisensoriali. Le domande che mi sono posto inizialmente sono: cos'è l'integrazione multisensoriale? Come funziona? L'integrazione multisensoriale (MSI) si riferisce a come il cervello integra in una percezione coerente e uniforme diversi flussi di informazioni in arrivo dai diversi sensi presentati nello stesso contesto spazio-temporale. Tale modello concepisce il corpo come ricalibrato in relazione a previsioni fatte attraverso tre fonti di informazioni memorizzate sul corpo: concettuali, percettive ed episodiche. Secondo una recente teoria cognitiva, il nostro cervello impara ad anticipare questi stimoli in arrivo prima che siano effettivamente percepiti. Gli psicologi cognitivi chiamano questo processo codifica predittiva. Questa ipotesi sempre più popolare nelle neuroscienze suggerisce che il nostro cervello crea attivamente un modello interno (simulazione) del corpo e dello spazio circostante. Questo modello fornisce previsioni sull'input sensoriale atteso o minimizza il numero di errori di previsione. Ho quindi ipotizzato che questo processo influenzi non solo l'esperienza del corpo, ma anche le emozioni. Secondo questo modello, le emozioni non sono viste come sequenze iterative stimolo-risposta, ma come simulazioni corporee che, sulla base di una precedente esperienza individuale, vengono etichettate come emozioni. Studi recenti indicano che alterazioni in questo processo potrebbero essere coinvolte nell'eziologia di alcuni disturbi psicologici, compresi i disturbi alimentari. Lo scopo di questo lavoro è quello di contribuire alla ricerca sulla natura della percezione del corpo come risultato di un'integrazione multisensoriale e sul suo studio clinico e sperimentale. In particolare ho esplorato nuovi metodi per colpire i principali aspetti coinvolti nell'esperienza del corpo nei disturbi alimentari. Ho sviluppato tre interventi virtuali basati su una nuova metodologia incarnata - la realtà virtuale - aprendo un nuovo modo di studiare e trattare la percezione del corpo.
RIVA, GIUSEPPE
REGALIA, CAMILLO
MALIGHETTI, CLELIA, THE MULTISENSORY NATURE OF BODY PERCEPTION: VIRTUAL INTERVENTIONS FOR EMOTIONAL AND PERCEPTUAL CHANGE IN EATING DISORDERS, RIVA, GIUSEPPE, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXXIV [https://hdl.handle.net/10807/284981]
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