I modelli di valutazione d’azienda elaborati in dottrina sono sviluppati muovendo dall’ipotesi che il sistema impositivo operi al cd. entity level: oggetto di tassazione sono cioè i redditi prodotti dall’azienda oggetto di valutazione. Più sfuggente, e poco affrontato su un piano teorico, ancorché denso di implicazioni che riconducono ai profili metodologici alla base della costruzione dei modelli valutativi, è il caso in cui oggetto di stima sia il capitale di un’azienda i cui redditi prodotti non siano tassati all’entity level, ma al cd. investor level, ossia allo stadio dei detentori degli strumenti rappresentativi dell’investimento equity nell’azienda oggetto di stima. Il riferimento è, più precisamente, alle Pass Through Entities (“PTE”), locuzione che secondo l’accezione diffusa nella manualistica anglosassone abbraccia le fattispecie aziendali nelle quali la tassazione dei redditi è traslata dalla società in capo ai suoi soci, secondo un meccanismo fiscale che prevede la sostituzione del socio alla PTE, con il primo che corrisponde le imposte della seconda in funzione delle sue aliquote personali d’imposta. Le PTE sono solitamente contrapposte alle Double Level Entities (“DLE”), ossia le strutture societarie nelle quali il reddito è attratto a tassazione sia quando è prodotto in capo alla società, dove sconta le cd. corporate tax, sia quando è distribuito ai soci, nel quale caso è assoggettato alle imposte personali del soggetto percepiente. In prima approssimazione, il tema specifico sollecitato dalla valutazione delle PTE appare ricondurre a una semplice questione tecnica di coerenza tra flussi e tassi, atteso che i flussi di reddito generati da una PTE non sono tassati in capo alla PTE stessa. Peraltro, in un’approssimazione successiva, l’esame della letteratura di matrice prevalentemente anglosassone – in larga parte caratterizzata da contributi di practitioners – segnala come le tematiche valutative sollecitate dalle PTE siano assai più articolate: si pensi solo all’utilizzo nella valutazione di una PTE di parametri derivati dall’osservazione di dati di mercato i quali scontano implicitamente il riferimento a un sistema di tassazione entity level. Non è un caso che la valutazione delle PTE abbia dato origine negli Stati Uniti a un ampio dibattito, stimolato dalle numerose controversie di natura fiscale portate all’attenzione delle corti di giustizia americane e abbia condotto, ancora in tempi recenti, a conferma della perdurante attualità della tematica, a parlare di un vero e proprio PTE conundrum. Nel quadro delineato, il presente contributo muove da un breve cenno al sistema impositivo italiano e dopo una rassegna della letteratura, illustra i profili che assumono rilievo nell’ottica della possibile costruzione di un’intelaiatura nella quale collocare le variabili rilevanti per la stima del valore economico di una PTE.

Lionzo, A., Villa, G., La valutazione delle "Pass Through Entities", in Silvano Corbell, S. C. (ed.), La fiscalità nelle valutazioni d'azienda. I riflessi della normativa tributaria sulle scelte valutative strumentali alla stima del valore economico del capitale, Giuffré Editore, Milano 2016: <<STUDI DI VALUTAZIONE D'AZIENDA>>, 111- 134 [http://hdl.handle.net/10807/98245]

La valutazione delle "Pass Through Entities"

Lionzo, Andrea
Primo
;
Villa, Gabriele
Secondo
2016

Abstract

I modelli di valutazione d’azienda elaborati in dottrina sono sviluppati muovendo dall’ipotesi che il sistema impositivo operi al cd. entity level: oggetto di tassazione sono cioè i redditi prodotti dall’azienda oggetto di valutazione. Più sfuggente, e poco affrontato su un piano teorico, ancorché denso di implicazioni che riconducono ai profili metodologici alla base della costruzione dei modelli valutativi, è il caso in cui oggetto di stima sia il capitale di un’azienda i cui redditi prodotti non siano tassati all’entity level, ma al cd. investor level, ossia allo stadio dei detentori degli strumenti rappresentativi dell’investimento equity nell’azienda oggetto di stima. Il riferimento è, più precisamente, alle Pass Through Entities (“PTE”), locuzione che secondo l’accezione diffusa nella manualistica anglosassone abbraccia le fattispecie aziendali nelle quali la tassazione dei redditi è traslata dalla società in capo ai suoi soci, secondo un meccanismo fiscale che prevede la sostituzione del socio alla PTE, con il primo che corrisponde le imposte della seconda in funzione delle sue aliquote personali d’imposta. Le PTE sono solitamente contrapposte alle Double Level Entities (“DLE”), ossia le strutture societarie nelle quali il reddito è attratto a tassazione sia quando è prodotto in capo alla società, dove sconta le cd. corporate tax, sia quando è distribuito ai soci, nel quale caso è assoggettato alle imposte personali del soggetto percepiente. In prima approssimazione, il tema specifico sollecitato dalla valutazione delle PTE appare ricondurre a una semplice questione tecnica di coerenza tra flussi e tassi, atteso che i flussi di reddito generati da una PTE non sono tassati in capo alla PTE stessa. Peraltro, in un’approssimazione successiva, l’esame della letteratura di matrice prevalentemente anglosassone – in larga parte caratterizzata da contributi di practitioners – segnala come le tematiche valutative sollecitate dalle PTE siano assai più articolate: si pensi solo all’utilizzo nella valutazione di una PTE di parametri derivati dall’osservazione di dati di mercato i quali scontano implicitamente il riferimento a un sistema di tassazione entity level. Non è un caso che la valutazione delle PTE abbia dato origine negli Stati Uniti a un ampio dibattito, stimolato dalle numerose controversie di natura fiscale portate all’attenzione delle corti di giustizia americane e abbia condotto, ancora in tempi recenti, a conferma della perdurante attualità della tematica, a parlare di un vero e proprio PTE conundrum. Nel quadro delineato, il presente contributo muove da un breve cenno al sistema impositivo italiano e dopo una rassegna della letteratura, illustra i profili che assumono rilievo nell’ottica della possibile costruzione di un’intelaiatura nella quale collocare le variabili rilevanti per la stima del valore economico di una PTE.
2016
Italiano
La fiscalità nelle valutazioni d'azienda. I riflessi della normativa tributaria sulle scelte valutative strumentali alla stima del valore economico del capitale
978-88-14-21907-8
Giuffré Editore
Lionzo, A., Villa, G., La valutazione delle "Pass Through Entities", in Silvano Corbell, S. C. (ed.), La fiscalità nelle valutazioni d'azienda. I riflessi della normativa tributaria sulle scelte valutative strumentali alla stima del valore economico del capitale, Giuffré Editore, Milano 2016: <<STUDI DI VALUTAZIONE D'AZIENDA>>, 111- 134 [http://hdl.handle.net/10807/98245]
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