Cos'hanno in comune un bersagliere piemontese e un picciotto siciliano? L'Italia è soltanto un'espressione geografica o possiamo attribuire agli Italiani, con qualche fondamento, un'identità nazionale? E in ogni caso: perché al Risorgimento d'Italia si volle dare una soluzione unitaria? Non bastavano la libertà e l'indipendenza? E perché si pretese a tutti i costi Roma capitale? Le risposte a questi interrogativi sono state pescate direttamente nei testi dei letterati, Manzoni in testa, che hanno accompagnato il processo risorgimentale fissandone la tavola dei valori, senza disdegnare, all'occorrenza, di assumere un ruolo di primo piano sul palcoscenico della storia, come padri della patria o martiri della sua redenzione. Il volume abbraccia un arco di tempo che va dal Foscolo dell'"Ortis" (1802) al De Amicis di "Cuore" (1886). Si articola in due sezioni, rispettivamente "La corda civile di Manzoni" e "Carte d'identità". Si passano in rassegna autori (segnatamente, oltre ai citati: Alfieri, Lomonaco, Ravina, Pellico, Bazzoni, Guerrazzi, D'Azeglio, Tommaseo, Cantù, Rovani, Nievo e Abba) e generi letterari (in particolare la lirica patriottica, la tragedia storica, il romanzo storico e la memorialistica).
Langella, G., Amor di patria. Manzoni e altra letteratura del Risorgimento, Interlinea, Novara 2005: 289 [http://hdl.handle.net/10807/87565]
Amor di patria. Manzoni e altra letteratura del Risorgimento
Langella, Giuseppe
2005
Abstract
Cos'hanno in comune un bersagliere piemontese e un picciotto siciliano? L'Italia è soltanto un'espressione geografica o possiamo attribuire agli Italiani, con qualche fondamento, un'identità nazionale? E in ogni caso: perché al Risorgimento d'Italia si volle dare una soluzione unitaria? Non bastavano la libertà e l'indipendenza? E perché si pretese a tutti i costi Roma capitale? Le risposte a questi interrogativi sono state pescate direttamente nei testi dei letterati, Manzoni in testa, che hanno accompagnato il processo risorgimentale fissandone la tavola dei valori, senza disdegnare, all'occorrenza, di assumere un ruolo di primo piano sul palcoscenico della storia, come padri della patria o martiri della sua redenzione. Il volume abbraccia un arco di tempo che va dal Foscolo dell'"Ortis" (1802) al De Amicis di "Cuore" (1886). Si articola in due sezioni, rispettivamente "La corda civile di Manzoni" e "Carte d'identità". Si passano in rassegna autori (segnatamente, oltre ai citati: Alfieri, Lomonaco, Ravina, Pellico, Bazzoni, Guerrazzi, D'Azeglio, Tommaseo, Cantù, Rovani, Nievo e Abba) e generi letterari (in particolare la lirica patriottica, la tragedia storica, il romanzo storico e la memorialistica).File | Dimensione | Formato | |
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