Vailati eliminates every contrast between natural and historical sciences, by pointing out that events “behave” in a generalizable way. Moreover, each generalization (which by the way cannot be conceived as an absolute even in natural sciences) is never an incontrovertible law. It can only be an interpretative hypothesis, and no theory can be valid if it is not confronted with historical events. Everything which is considered in general terms, like the cause-effect relationship in natural sciences, is specified in historical sciences and applied to historical processes, creating a sort of testing ground for laws. It is a reformulation of the actual concept of law, which is not conceived as something universal even in natural sciences. Vailati’s logical and theoretical pragmatism is an answer to a concrete need. Even the analysis of the cause-effect relationship of law is carried out through a concrete approach: his method has to be translated into behaviour, with a stoic and careful attitude.
Sostenendo una uniformità di comportamento degli eventi rilevata empiricamente e quindi in modo generalizzabile, sebbene senza alcuna necessità e universalità, Vailati elimina ogni antitesi inconciliabile tra scienze della natura e scienze storiche. Anzi si può dire che ogni generalizzazione, peraltro insostenibile in termini assoluti anche nelle scienze della natura, non vale in modo incontrovertibile come legge. Vale però certamente come ipotesi interpretativa, sottoponendo a critica ogni teoria che pretenda di imporsi astrattamente senza ogni volta sottoporsi all’esame dell’andamento storico. Pertanto tutto ciò che viene formulato in termini generali a partire dal rapporto di causa ed effetto constatato nelle scienze fisiche viene specificato nelle scienze storiche e applicato al corso dei processi storici in una sorta di banco di prova delle leggi, in una riformulazione della nozione stessa di legge, che in questo caso non solo si nega che abbia un qualche valore all’interno della storia, ma che deve ridurre le sue pretese di universalità e necessità anche nell’ambito naturale dominato dal metodo nomotetico. Sembra così confermata l’ipotesi che il pragmatismo logico e teorico di Vailati risponda a una radicale esigenza pratica. Anche l’analisi del rapporto causa ed effetto o della nozione di legge mantiene sempre un risvolto concreto: è come se il suo metodo esiga di essere tradotto in comportamento, in uno stoico atteggiamento di prudenza.
Marassi, M., Giovanni Vailati e il metodo della filosofia: il caso delle scienze storiche, in Pozzoni, I. (ed.), Cent'anni di Giovanni Vailati, Limina Mentis, Villasanta (MI) 2009: 75- 107 [http://hdl.handle.net/10807/7787]
Giovanni Vailati e il metodo della filosofia: il caso delle scienze storiche
Marassi, Massimo
2009
Abstract
Vailati eliminates every contrast between natural and historical sciences, by pointing out that events “behave” in a generalizable way. Moreover, each generalization (which by the way cannot be conceived as an absolute even in natural sciences) is never an incontrovertible law. It can only be an interpretative hypothesis, and no theory can be valid if it is not confronted with historical events. Everything which is considered in general terms, like the cause-effect relationship in natural sciences, is specified in historical sciences and applied to historical processes, creating a sort of testing ground for laws. It is a reformulation of the actual concept of law, which is not conceived as something universal even in natural sciences. Vailati’s logical and theoretical pragmatism is an answer to a concrete need. Even the analysis of the cause-effect relationship of law is carried out through a concrete approach: his method has to be translated into behaviour, with a stoic and careful attitude.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.