Nella poesia dell’esilio Ovidio sviluppa una linea di difesa proponendo e imponendo ad Augusto quanto è proclamato dalla stessa ideologia imperiale, i cui elementi vengono scomposti e assemblati in base alle necessità dell’argomentazione apologetica. La mancata conoscenza dell’Ars amatoria da parte di chi lo ha condannato, è giustificata con il confronto con Giove, secondo uno sviluppo già ciceroniano ; altrove invece si celebra la giustizia del princeps come superiore a quella divina. I modelli di comportamento proposti sono quelli della più elevata possibilità di celebrazione per l’imperatore e sono portatori di un’istanza persuasiva (in questo senso hanno una valenza ‘retorica’) : mostrano al potere come dovrebbe configurarsi per essere davvero considerato legittimo.
Galasso, L., Pari e superiore agli dèi: due esempi di retorica del potere nell’opera dell’esilio di Ovidio., <<DICTYNNA>>, 2013; 10 (10): 1-10 [http://hdl.handle.net/10807/75243]
Pari e superiore agli dèi: due esempi di retorica del potere nell’opera dell’esilio di Ovidio.
Galasso, LuigiPrimo
2013
Abstract
Nella poesia dell’esilio Ovidio sviluppa una linea di difesa proponendo e imponendo ad Augusto quanto è proclamato dalla stessa ideologia imperiale, i cui elementi vengono scomposti e assemblati in base alle necessità dell’argomentazione apologetica. La mancata conoscenza dell’Ars amatoria da parte di chi lo ha condannato, è giustificata con il confronto con Giove, secondo uno sviluppo già ciceroniano ; altrove invece si celebra la giustizia del princeps come superiore a quella divina. I modelli di comportamento proposti sono quelli della più elevata possibilità di celebrazione per l’imperatore e sono portatori di un’istanza persuasiva (in questo senso hanno una valenza ‘retorica’) : mostrano al potere come dovrebbe configurarsi per essere davvero considerato legittimo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.