«I learn a lot of things in medical school, but mortality wasn’t one of them». Con queste parole Atul Gawande apre l’introduzione al suo ultimo libro. Il volume, però, è privo dei risvolti angosciosi che caratterizzano il tema della mortalità. Gawande, infatti, racconta la vita e il tempo che avvicina gli uomini alla fine. Un tempo che i malati e le persone anziane vivono insieme ai loro familiari, agli amici e, naturalmente, al medico; con il quale si instaura (non più solo) una relazione di cura (ma anche) di vita, arricchendo il significato della condivisione della malattia e dell’esperienza della morte, cogliendo la preziosità (e l’irrinunciabilità) di ciò che ci rende umani.
Di Lello Finuoli, M., ATUL GAWANDE, Being Mortal. Illness, Medicine, and What Matters in the End, Profile Books, London, 2014, recensione a "Gawande, Atul, Being Mortal. Illness, Medicine, and What Matters in the End Profile Books, Londra 2014", <<RIVISTA ITALIANA DI MEDICINA LEGALE E DEL DIRITTO IN CAMPO SANITARIO>>, 2015; (1):365-367 [http://hdl.handle.net/10807/72331]
ATUL GAWANDE, Being Mortal. Illness, Medicine, and What Matters in the End, Profile Books, London, 2014
Di Lello Finuoli, Marina
2015
Abstract
«I learn a lot of things in medical school, but mortality wasn’t one of them». Con queste parole Atul Gawande apre l’introduzione al suo ultimo libro. Il volume, però, è privo dei risvolti angosciosi che caratterizzano il tema della mortalità. Gawande, infatti, racconta la vita e il tempo che avvicina gli uomini alla fine. Un tempo che i malati e le persone anziane vivono insieme ai loro familiari, agli amici e, naturalmente, al medico; con il quale si instaura (non più solo) una relazione di cura (ma anche) di vita, arricchendo il significato della condivisione della malattia e dell’esperienza della morte, cogliendo la preziosità (e l’irrinunciabilità) di ciò che ci rende umani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.