Oggi la famiglia è considerata un peso per l’economia in quanto vincola le decisioni lavorative e di mobilità dei suoi membri, impedisce la realizzazione femminile sul lavoro, grava di un carico e di uno stress eccessivo le donne, condanna le persone all’immobilità sociale, obbliga lo Stato e le imprese a prendere provvedimenti legislativi e misure in grado di supportare la conciliazione famiglia-lavoro, riduce la realtà aziendale alle imprese familiari, le quali provocano una crescente instabilità economica, a causa dell’esaurimento delle linee d’imprenditoriali familiari, dovuto alla rarefazione stessa delle reti parentali. Il mondo economico sembra dunque ricordarsi della famiglia solo in funzione dei consumi; essa è in realtà poco conosciuta e riconosciuta nelle sue capacità ed attività di soggetto regolatore e agente strutturante di mercato. A partire da tali elementi provocatori l’obiettivo del presente contributo è quello di rispondere ad una domanda fondamentale: se e come la famiglia sostiene il mondo del lavoro. L’ipotesi sottesa è la seguente: quanto più la famiglia ha i caratteri della stabilità, dell’impegno e del dono reciproco fra sessi e generazioni, tanto è in grado di assolvere a tale funzione di sostegno e di generare beni per i membri della famiglia e per le persone nelle reti intorno. Tale ipotesi sarà pertanto oggetto di verifica della seguente analisi, strutturata attorno ad alcuni temi fondamentali: il conflitto esistente tra l’ambito familiare e lavorativo, la direzione di tale conflittualità ed il ruolo giocato dalla famiglia; l’influsso della realtà familiare nel determinare gli orientamenti al lavoro, i valori, le scelte di carriera; le caratteristiche distintive, i punti di forza/ debolezza delle imprese famigliari ed elementi di perfettibilità di tale assetto imprenditoriale.

Mazzucchelli, S., Come la famiglia sostiene il mondo del lavoro, in Donati, P. (ed.), La famiglia come risorsa della società, Il Mulino, Bologna 2012: 97- 120 [http://hdl.handle.net/10807/5956]

Come la famiglia sostiene il mondo del lavoro

Mazzucchelli, Sara
2012

Abstract

Oggi la famiglia è considerata un peso per l’economia in quanto vincola le decisioni lavorative e di mobilità dei suoi membri, impedisce la realizzazione femminile sul lavoro, grava di un carico e di uno stress eccessivo le donne, condanna le persone all’immobilità sociale, obbliga lo Stato e le imprese a prendere provvedimenti legislativi e misure in grado di supportare la conciliazione famiglia-lavoro, riduce la realtà aziendale alle imprese familiari, le quali provocano una crescente instabilità economica, a causa dell’esaurimento delle linee d’imprenditoriali familiari, dovuto alla rarefazione stessa delle reti parentali. Il mondo economico sembra dunque ricordarsi della famiglia solo in funzione dei consumi; essa è in realtà poco conosciuta e riconosciuta nelle sue capacità ed attività di soggetto regolatore e agente strutturante di mercato. A partire da tali elementi provocatori l’obiettivo del presente contributo è quello di rispondere ad una domanda fondamentale: se e come la famiglia sostiene il mondo del lavoro. L’ipotesi sottesa è la seguente: quanto più la famiglia ha i caratteri della stabilità, dell’impegno e del dono reciproco fra sessi e generazioni, tanto è in grado di assolvere a tale funzione di sostegno e di generare beni per i membri della famiglia e per le persone nelle reti intorno. Tale ipotesi sarà pertanto oggetto di verifica della seguente analisi, strutturata attorno ad alcuni temi fondamentali: il conflitto esistente tra l’ambito familiare e lavorativo, la direzione di tale conflittualità ed il ruolo giocato dalla famiglia; l’influsso della realtà familiare nel determinare gli orientamenti al lavoro, i valori, le scelte di carriera; le caratteristiche distintive, i punti di forza/ debolezza delle imprese famigliari ed elementi di perfettibilità di tale assetto imprenditoriale.
2012
Italiano
La famiglia come risorsa della società
9788815238658
Mazzucchelli, S., Come la famiglia sostiene il mondo del lavoro, in Donati, P. (ed.), La famiglia come risorsa della società, Il Mulino, Bologna 2012: 97- 120 [http://hdl.handle.net/10807/5956]
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