A livello scientifico internazionale cresce l’accordo sul ruolo dell’Assistenza Primaria come elemento portante per lo sviluppo dei sistemi sanitari (1). Parallelamente, si assiste ad un aumento degli investimenti, del- le raccomandazioni e delle riforme a sostegno di tale sviluppo sia da parte dei Governi che delle Agenzie interna- zionali come la World Bank e la World Health Organization. Come affrontato nelle precedenti Edizioni, e chia- rito da un recente articolo di Barbara Starfield, l’Assistenza Primaria (Primary Health Care-PHC) non si esauri- sce nella dimensione professionale ed organizzativa dell’erogazione dei servizi socio-sanitari, ma anche nella pre- sen-tazione di obiettivi, metodi e strumenti di definizione ed attuazione di una governance di tutela della popola- zione residente, in grado di creare le condizioni in cui i “primary care clinics” possono agire (1, 2). Le funzioni fondamentali nella PHC sono: l’accesso universale (universal financial access); l’equa distribuzione delle risorse sulla base dei bisogni di salute rappresentati nella comunità; l’eventuale compartecipazione alla spesa da parte del paziente proporzionata al suo livello socio-economico e la presenza di servizi che supportino e assistano il pazien- te rispondendo ai suoi bisogni non solo sanitari, ma anche sociali. A queste vanno aggiunte delle funzioni clini- co-assistenziali, tra cui la gestione del primo contatto, l’assistenza continua nel tempo, centrata sulla persona e non solo sulla componente biomedica (person focused over time). Inoltre, i servizi di assistenza devono essere individualmente programmati ed essere, quindi, disponibili ed effettivamente erogati attraverso il coordinamento degli agenti di offerta, unitamente al trasferimento e successivo utilizzo delle informazioni cliniche (1). Analizzando i modelli di Assistenza Primaria in atto nei diversi Paesi, è evidente come queste funzioni e la loro applicazione siano in larga parte associate al contesto (ad esempio, presenza di un sistema di welfare, background culturale, bisogni di salute e caratteristiche del sistema sanitario) (3).

Damiani, G., Silvestrini, G., Assistenza territoriale, Rapporto Osservasalute 2013. Stato di salute e qualità dell’assistenza nelle regioni italiane, Prex, Milano 2014: 261-262 [http://hdl.handle.net/10807/59457]

Assistenza territoriale

Damiani, Gianfranco;Silvestrini, Giulia
2014

Abstract

A livello scientifico internazionale cresce l’accordo sul ruolo dell’Assistenza Primaria come elemento portante per lo sviluppo dei sistemi sanitari (1). Parallelamente, si assiste ad un aumento degli investimenti, del- le raccomandazioni e delle riforme a sostegno di tale sviluppo sia da parte dei Governi che delle Agenzie interna- zionali come la World Bank e la World Health Organization. Come affrontato nelle precedenti Edizioni, e chia- rito da un recente articolo di Barbara Starfield, l’Assistenza Primaria (Primary Health Care-PHC) non si esauri- sce nella dimensione professionale ed organizzativa dell’erogazione dei servizi socio-sanitari, ma anche nella pre- sen-tazione di obiettivi, metodi e strumenti di definizione ed attuazione di una governance di tutela della popola- zione residente, in grado di creare le condizioni in cui i “primary care clinics” possono agire (1, 2). Le funzioni fondamentali nella PHC sono: l’accesso universale (universal financial access); l’equa distribuzione delle risorse sulla base dei bisogni di salute rappresentati nella comunità; l’eventuale compartecipazione alla spesa da parte del paziente proporzionata al suo livello socio-economico e la presenza di servizi che supportino e assistano il pazien- te rispondendo ai suoi bisogni non solo sanitari, ma anche sociali. A queste vanno aggiunte delle funzioni clini- co-assistenziali, tra cui la gestione del primo contatto, l’assistenza continua nel tempo, centrata sulla persona e non solo sulla componente biomedica (person focused over time). Inoltre, i servizi di assistenza devono essere individualmente programmati ed essere, quindi, disponibili ed effettivamente erogati attraverso il coordinamento degli agenti di offerta, unitamente al trasferimento e successivo utilizzo delle informazioni cliniche (1). Analizzando i modelli di Assistenza Primaria in atto nei diversi Paesi, è evidente come queste funzioni e la loro applicazione siano in larga parte associate al contesto (ad esempio, presenza di un sistema di welfare, background culturale, bisogni di salute e caratteristiche del sistema sanitario) (3).
2014
Italiano
978-88-904244-6-5
Damiani, G., Silvestrini, G., Assistenza territoriale, Rapporto Osservasalute 2013. Stato di salute e qualità dell’assistenza nelle regioni italiane, Prex, Milano 2014: 261-262 [http://hdl.handle.net/10807/59457]
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