La prefazione mette in luce la modernità strutturale del romanzo dannunziano, sottolineando i collegamenti con la cultura di fine Ottocento e in particolare con Wagner e Schopenhauer. L'autore ritene del tutto insussistente e gravemente fallace l'impostazione critica vulgata che vorrebbe fare del protagonista del "Trionfo" un superuomo.
Zollino, A., Il "Trionfo della morte":scrittura "musicale" e pensiero della fine, in Gabriele, D., Trionfo della morte, cenacolo di Ares, Villacidro 2014: 5-15 [http://hdl.handle.net/10807/59071]
Il "Trionfo della morte":scrittura "musicale" e pensiero della fine
Zollino, Antonio
2014
Abstract
La prefazione mette in luce la modernità strutturale del romanzo dannunziano, sottolineando i collegamenti con la cultura di fine Ottocento e in particolare con Wagner e Schopenhauer. L'autore ritene del tutto insussistente e gravemente fallace l'impostazione critica vulgata che vorrebbe fare del protagonista del "Trionfo" un superuomo.File in questo prodotto:
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