Gli anni Ottanta rappresentano un periodo di generale trasformazione della società italiana. Proprio in questi anni si assiste alla trasformazione del rapporto fra il piccolo schermo e l’universo della cultura e dell’arte, apportato dall'arrivo della tv commerciale in Italia. Il binomio arte e televisione commerciale suona un po’ come un ossimoro, un accostamento stridente e inconciliabile, ma capace negli anni di essere artefice di rilevanti tratti di innovazione rispetto a quanto compiuto in precedenza dalla televisione pubblica del monopolio. Il saggio esplora i tre filoni che hanno dato una concreta forma a tale ossimoro perfetto: arte come contenuto, arte e pubblicità, arte e videografica.
Scaglioni, M., L'ossimoro perfetto. I destini dell'arte nella tv commerciale italiana, in Grasso, A., Trione, V. (ed.), Arte in tv. Forme di divulgazione, Johan and Levi, Monza 2014: 57- 64 [http://hdl.handle.net/10807/58851]
L'ossimoro perfetto. I destini dell'arte nella tv commerciale italiana
Scaglioni, Massimo
2014
Abstract
Gli anni Ottanta rappresentano un periodo di generale trasformazione della società italiana. Proprio in questi anni si assiste alla trasformazione del rapporto fra il piccolo schermo e l’universo della cultura e dell’arte, apportato dall'arrivo della tv commerciale in Italia. Il binomio arte e televisione commerciale suona un po’ come un ossimoro, un accostamento stridente e inconciliabile, ma capace negli anni di essere artefice di rilevanti tratti di innovazione rispetto a quanto compiuto in precedenza dalla televisione pubblica del monopolio. Il saggio esplora i tre filoni che hanno dato una concreta forma a tale ossimoro perfetto: arte come contenuto, arte e pubblicità, arte e videografica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.