Se si guarda dall’alto degli ultimi anni al vasto processo storico della diffusione mondiale della democrazia liberale, spesso i risultati non appaiono all’altezza delle speranze suscitate. Gli studiosi riconoscono un «arretramento» delle transizioni democratiche e numerose involuzioni verso forme più sfumate e complesse di autoritarismo e regimi ibridi o «semi-democratrici» . Inoltre, anche negli stabili e consolidati paesi democratici dell’Occidente, con sempre maggiore frequenza si segnalano sintomi di crisi e fenomeni di disgregazione, inefficienza e svuotamento delle tradizionali istituzioni della democrazia rappresentativa . In questo contesto, l’‘eccezione democratica’ incarnata dal Medio Oriente e dal Nord Africa può assumere una nuova e diversa valenza, e caricarsi di significati teorici di grande interesse, soprattutto dopo la travagliata esperienza delle ‘Primavere Arabe’. I diversi focolai di crisi che affliggono la democrazia liberale rappresentativa, aprono dunque la strada a un nuovo problema teorico: fino a che punto i concetti di democrazia liberale e di transizione democratica sono in grado di dare conto delle trasformazioni politiche in corso nel mondo? Qual è la loro utilità come categorie descrittive ed esplicative dei fenomeni di conflitto, emancipazione, partecipazione, mutamento politico e trasformazione istituzionale che accadono in Nord Africa e in tutto il Medio Oriente? Da più parti, infatti, si sottolinea il sopravvenire di un punto di crisi nella capacità della teoria empirica della democrazia di essere anche una teoria realistica e non solo un modello prescrittivo e normativo di riferimento . Lo studio delle trasformazioni politiche in atto nel Nord Africa, quindi, può offrire il suo contributo più importante non tanto se si osservano i mutamenti in corso e si misurano i loro scostamenti da modelli precostituiti, con le relative indicazioni di policy per «colmare il deficit» che ancora esiste , quanto nella capacità di stimolare un ampliamento delle nostre conoscenze teoriche e una revisione di concetti e schemi interpretativi generali. Non dobbiamo solo chiederci se e come la democrazia può rappresentare lo sbocco della crisi politica del Nord Africa, ma anche come la crisi politica del Nord Africa può indurci a riformulare la nostra idea di democrazia.

Procacci, S., Democratizzazione, modernizzazione e autogoverno. Una prospettiva teorico-comparativa su Nord Africa e Occidente, in Monti, P. (ed.), Democrazia inquieta. Popoli, religioni e partiti tra Oriente e Occidente, Marcianum, Venezia 2014: 97- 124 [http://hdl.handle.net/10807/55632]

Democratizzazione, modernizzazione e autogoverno. Una prospettiva teorico-comparativa su Nord Africa e Occidente

Procacci, Stefano
2014

Abstract

Se si guarda dall’alto degli ultimi anni al vasto processo storico della diffusione mondiale della democrazia liberale, spesso i risultati non appaiono all’altezza delle speranze suscitate. Gli studiosi riconoscono un «arretramento» delle transizioni democratiche e numerose involuzioni verso forme più sfumate e complesse di autoritarismo e regimi ibridi o «semi-democratrici» . Inoltre, anche negli stabili e consolidati paesi democratici dell’Occidente, con sempre maggiore frequenza si segnalano sintomi di crisi e fenomeni di disgregazione, inefficienza e svuotamento delle tradizionali istituzioni della democrazia rappresentativa . In questo contesto, l’‘eccezione democratica’ incarnata dal Medio Oriente e dal Nord Africa può assumere una nuova e diversa valenza, e caricarsi di significati teorici di grande interesse, soprattutto dopo la travagliata esperienza delle ‘Primavere Arabe’. I diversi focolai di crisi che affliggono la democrazia liberale rappresentativa, aprono dunque la strada a un nuovo problema teorico: fino a che punto i concetti di democrazia liberale e di transizione democratica sono in grado di dare conto delle trasformazioni politiche in corso nel mondo? Qual è la loro utilità come categorie descrittive ed esplicative dei fenomeni di conflitto, emancipazione, partecipazione, mutamento politico e trasformazione istituzionale che accadono in Nord Africa e in tutto il Medio Oriente? Da più parti, infatti, si sottolinea il sopravvenire di un punto di crisi nella capacità della teoria empirica della democrazia di essere anche una teoria realistica e non solo un modello prescrittivo e normativo di riferimento . Lo studio delle trasformazioni politiche in atto nel Nord Africa, quindi, può offrire il suo contributo più importante non tanto se si osservano i mutamenti in corso e si misurano i loro scostamenti da modelli precostituiti, con le relative indicazioni di policy per «colmare il deficit» che ancora esiste , quanto nella capacità di stimolare un ampliamento delle nostre conoscenze teoriche e una revisione di concetti e schemi interpretativi generali. Non dobbiamo solo chiederci se e come la democrazia può rappresentare lo sbocco della crisi politica del Nord Africa, ma anche come la crisi politica del Nord Africa può indurci a riformulare la nostra idea di democrazia.
2014
Italiano
Democrazia inquieta. Popoli, religioni e partiti tra Oriente e Occidente
978-88-6512-183-2
Procacci, S., Democratizzazione, modernizzazione e autogoverno. Una prospettiva teorico-comparativa su Nord Africa e Occidente, in Monti, P. (ed.), Democrazia inquieta. Popoli, religioni e partiti tra Oriente e Occidente, Marcianum, Venezia 2014: 97- 124 [http://hdl.handle.net/10807/55632]
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