L’identificazione molecolare è un tipo di analisi che consente di determinare la natura di reperti biologici, rinvenibili nelle derrate alimentari, attraverso l’analisi del loro DNA. Questa tecnica, nota anche come “barcoding”, può essere impiegata in supporto alle analisi biologiche e morfologiche classiche quando ci si trova in presenza di corpi estranei che per le loro caratteristiche (dimensioni, stato di conservazione, alterazioni o perdita delle parti morfologicamente diagnostiche prodotte dai processi di lavorazione, ecc…) non possono essere identificati con certezza con i protocolli classici di riconoscimento. Ciò è possibile grazie a due elementi: lo sviluppo di tecniche di sequenziamento, sempre più rapide e meno costose, e la possibilità di confrontare la sequenza oggetto di indagine con banche dati liberamente accessibili on line, in cui il numero di sequenze depositate è cresciuto in modo esponenziale nel corso degli ultimi anni. Il seguente lavoro analizza alcuni casi di reperti di origine animale che negli anni recenti sono stati sottoposti all’Istituto di Entomologia e Patologia vegetale e che sono stati risolti per mezzo dell’identificazione molecolare evidenziando i principali steps sperimentali e le tecniche molecolari impiegate per l’estrazione del DNA, l’amplificazione dei geni mitocondriali o ribosomali utilizzati per il barcoding e la ricerca nelle banche dati.
Panini, M., Mazzoni, E., Pagani, M., Utilizzo di tecniche molecolari per il riconoscimento di infestanti delle derrate, in La difesa antiparassitaria nelle industrie alimentari e la protezione degli alimenti, (Piacenza, 19-21 September 2012), Chiriotti, Pinerolo 2013: 378-384 [http://hdl.handle.net/10807/48253]
Utilizzo di tecniche molecolari per il riconoscimento di infestanti delle derrate
Panini, Michela;Mazzoni, Emanuele;Pagani, Marco
2013
Abstract
L’identificazione molecolare è un tipo di analisi che consente di determinare la natura di reperti biologici, rinvenibili nelle derrate alimentari, attraverso l’analisi del loro DNA. Questa tecnica, nota anche come “barcoding”, può essere impiegata in supporto alle analisi biologiche e morfologiche classiche quando ci si trova in presenza di corpi estranei che per le loro caratteristiche (dimensioni, stato di conservazione, alterazioni o perdita delle parti morfologicamente diagnostiche prodotte dai processi di lavorazione, ecc…) non possono essere identificati con certezza con i protocolli classici di riconoscimento. Ciò è possibile grazie a due elementi: lo sviluppo di tecniche di sequenziamento, sempre più rapide e meno costose, e la possibilità di confrontare la sequenza oggetto di indagine con banche dati liberamente accessibili on line, in cui il numero di sequenze depositate è cresciuto in modo esponenziale nel corso degli ultimi anni. Il seguente lavoro analizza alcuni casi di reperti di origine animale che negli anni recenti sono stati sottoposti all’Istituto di Entomologia e Patologia vegetale e che sono stati risolti per mezzo dell’identificazione molecolare evidenziando i principali steps sperimentali e le tecniche molecolari impiegate per l’estrazione del DNA, l’amplificazione dei geni mitocondriali o ribosomali utilizzati per il barcoding e la ricerca nelle banche dati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.