Il diradamento dei germogli, o «scacchiatura», generalmente praticato quando la loro lunghezza è compresa fra i 15 e i 25 cm, migliora il microclima dei grappoli e la funzionalità dell’apparato fogliare lasciando 15-25 germogli/m di fi lare. Tuttavia a oggi non si hanno risposte specifi che sugli effetti che esso esercita sulla fi siologia della chioma. La sperimentazione su Barbera qui riportata evidenzia che una densità di circa 15 germogli/m consente un recupero completo della potenzialità fotosintetica della chioma già a partire dalla fi oritura. Viceversa, una densità più bassa (10 germogli/m) genera un certo ritardo nel recupero fotosintetico che, all’invaiatura, raggiunge il 90% rispetto al controllo. Queste osservazioni suggeriscono che, nel caso di maturazioni spesso anticipate e sbilanciate per eccesso di tenore zuccherino, acidità titolabile ridotta e aromi varietali atipici, il ricorso alla scacchiatura dovrebbe essere valutato con cautela, lasciando più germogli o non eseguendola.

Gatti, M., Bernizzoni, F., Civardi, S., Merli, M. C., Poni, S., Scacchiatura della vite, effetti e scelte in funzione della produzione., <<L'INFORMATORE AGRARIO>>, 2012; (22): 38-42 [http://hdl.handle.net/10807/41629]

Scacchiatura della vite, effetti e scelte in funzione della produzione.

Gatti, Matteo;Bernizzoni, Fabio;Civardi, Silvia;Merli, Maria Clara;Poni, Stefano
2012

Abstract

Il diradamento dei germogli, o «scacchiatura», generalmente praticato quando la loro lunghezza è compresa fra i 15 e i 25 cm, migliora il microclima dei grappoli e la funzionalità dell’apparato fogliare lasciando 15-25 germogli/m di fi lare. Tuttavia a oggi non si hanno risposte specifi che sugli effetti che esso esercita sulla fi siologia della chioma. La sperimentazione su Barbera qui riportata evidenzia che una densità di circa 15 germogli/m consente un recupero completo della potenzialità fotosintetica della chioma già a partire dalla fi oritura. Viceversa, una densità più bassa (10 germogli/m) genera un certo ritardo nel recupero fotosintetico che, all’invaiatura, raggiunge il 90% rispetto al controllo. Queste osservazioni suggeriscono che, nel caso di maturazioni spesso anticipate e sbilanciate per eccesso di tenore zuccherino, acidità titolabile ridotta e aromi varietali atipici, il ricorso alla scacchiatura dovrebbe essere valutato con cautela, lasciando più germogli o non eseguendola.
2012
Italiano
Gatti, M., Bernizzoni, F., Civardi, S., Merli, M. C., Poni, S., Scacchiatura della vite, effetti e scelte in funzione della produzione., <<L'INFORMATORE AGRARIO>>, 2012; (22): 38-42 [http://hdl.handle.net/10807/41629]
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