A tutt'oggi il criticismo kantiano offre pur sempre la giustificazione più radicale sia della "svolta linguistica" maturata da tempo nella filosofia di lingua inglese sia dell'orientamento ermeneutico tuttora predominante nel pensiero "continentale"; al tempo stesso è l'unico in grado di preservare emtrambe queste prospettive dal rischio di sfociare nello scetticismo, come invece avviene nella teoria dell'incommensurabilità dei paradigmi e, soprattutto, nel decostruzionismo e nel "pensiero debole".
Sacchi, D. M., Critica, ermeneutica, decostruzione. Un percorso filosofico tra moderno e postmoderno, in Ponti, P. (ed.), Letteratura e oltre. Studi in onore di Giorgio Baroni, Fabrizio Serra Editore, Pisa 2012: 68- 72 [http://hdl.handle.net/10807/32916]
Critica, ermeneutica, decostruzione. Un percorso filosofico tra moderno e postmoderno
Sacchi, Dario Marco
2012
Abstract
A tutt'oggi il criticismo kantiano offre pur sempre la giustificazione più radicale sia della "svolta linguistica" maturata da tempo nella filosofia di lingua inglese sia dell'orientamento ermeneutico tuttora predominante nel pensiero "continentale"; al tempo stesso è l'unico in grado di preservare emtrambe queste prospettive dal rischio di sfociare nello scetticismo, come invece avviene nella teoria dell'incommensurabilità dei paradigmi e, soprattutto, nel decostruzionismo e nel "pensiero debole".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.