Il capitolo interroga l’impatto della pandemia sulla formazione dei futuri educatori: gli studenti universitari di Scienze dell’educazione e della formazione che si sono trovati a compiere il proprio percorso mediante didattica a distanza o comunque in forma mista. Il marzo 2020 verrà ricordato in Italia e nel mondo come uno spartiacque che ha cambiato irreversibilmente molte cose. Tra esse certamente possiamo annoverare il lavoro educativo, anche se è difficile immaginare i contorni definitivi che questo assumerà nel nuovo mondo post-pandemico o endemico. I servizi educativi hanno attraversato fasi di smarrimento, di resistenza, di nuova normalità che hanno richiesto moltissimo impegno da parte degli educatori. Da questo sconvolgimento sono emersi servizi strutturati in modo diverso, ad esempio con un uso molto più esteso delle tecnologie di comunicazione (ICT) e con sistemi di regole e vincoli prima impensabili. Se alcuni documenti istituzionali sottolineano la centralità dell’educazione come risposta ai bisogni educativi aumentati o generati dalla pandemia, è ancora presto per definire quali saranno le nuove competenze richieste agli educatori e quali modalità di lavoro si verranno a creare. Una questione che certamente andrà compresa meglio è l’esperienza degli studenti che sono stati colti dall’emergenza sanitaria globale nel bel mezzo del loro percorso universitario. Le professioni educative sono caratterizzate dalla relazione, dall’esercizio della presenza, dalla comunicazione, dalla ricerca condivisa. È quindi quasi inevitabile la domanda, il dubbio, quasi il timore in ordine alla compatibilità della situazione pandemica con una appropriata formazione degli operatori dell’educazione, un timore espresso – o a volte inespresso – dagli studenti, ma anche dai docenti e da tutti gli altri attori coinvolti.

Serrelli, E., "Non saremo educatori da meno": il vissuto pandemico degli studenti universitari futuri educatori e formatori, in Cadei, L., Simeone, D., Serrelli, E., Abeni, L. (ed.), L'altro educatore. Verso le competenze di secondo livello, Scholé, Brescia 2022: 43- 73 [https://hdl.handle.net/10807/232614]

"Non saremo educatori da meno": il vissuto pandemico degli studenti universitari futuri educatori e formatori

Serrelli, Emanuele
2022

Abstract

Il capitolo interroga l’impatto della pandemia sulla formazione dei futuri educatori: gli studenti universitari di Scienze dell’educazione e della formazione che si sono trovati a compiere il proprio percorso mediante didattica a distanza o comunque in forma mista. Il marzo 2020 verrà ricordato in Italia e nel mondo come uno spartiacque che ha cambiato irreversibilmente molte cose. Tra esse certamente possiamo annoverare il lavoro educativo, anche se è difficile immaginare i contorni definitivi che questo assumerà nel nuovo mondo post-pandemico o endemico. I servizi educativi hanno attraversato fasi di smarrimento, di resistenza, di nuova normalità che hanno richiesto moltissimo impegno da parte degli educatori. Da questo sconvolgimento sono emersi servizi strutturati in modo diverso, ad esempio con un uso molto più esteso delle tecnologie di comunicazione (ICT) e con sistemi di regole e vincoli prima impensabili. Se alcuni documenti istituzionali sottolineano la centralità dell’educazione come risposta ai bisogni educativi aumentati o generati dalla pandemia, è ancora presto per definire quali saranno le nuove competenze richieste agli educatori e quali modalità di lavoro si verranno a creare. Una questione che certamente andrà compresa meglio è l’esperienza degli studenti che sono stati colti dall’emergenza sanitaria globale nel bel mezzo del loro percorso universitario. Le professioni educative sono caratterizzate dalla relazione, dall’esercizio della presenza, dalla comunicazione, dalla ricerca condivisa. È quindi quasi inevitabile la domanda, il dubbio, quasi il timore in ordine alla compatibilità della situazione pandemica con una appropriata formazione degli operatori dell’educazione, un timore espresso – o a volte inespresso – dagli studenti, ma anche dai docenti e da tutti gli altri attori coinvolti.
2022
Italiano
L'altro educatore. Verso le competenze di secondo livello
978-8834348437
Scholé
Serrelli, E., "Non saremo educatori da meno": il vissuto pandemico degli studenti universitari futuri educatori e formatori, in Cadei, L., Simeone, D., Serrelli, E., Abeni, L. (ed.), L'altro educatore. Verso le competenze di secondo livello, Scholé, Brescia 2022: 43- 73 [https://hdl.handle.net/10807/232614]
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10807/232614
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact