Questo capitolo si propone l'obiettivo di compiere un percorso attraverso le principali teorie relative alla categorizzazione, a partire da concezioni maggiormente utilizzate ed applicate nell'ambito operativo dell'educazione, come la teoria psicogenetica di Piaget, dal modello probabilistico di Rosch, fino alle concezioni oggi più accreditate nell'ambito della ricerca e della sperimentazione e che appaiono più innovative e plastiche a raccogliere la complessità del pensiero. In esse la conoscenza viene considerata come una capacità costruita nell'azione: ciò significa assegnare al corpo un ruolo importante nel determinare come rappresentiamo il mondo. L'agire diventa il punto di partenza per una rappresentazione pre-concettuale del mondo e per la differenziazione tra chi agisce e il mondo su cui agisce. Non si tratterà tuttavia di un percorso storico: ci proponiamo invece di individuare le principali competenze necessarie a dare un ordine e una organizzazione agli oggetti della realtà. Questa mappa potrà essere utile sia a chi, ad esempio, opera in ambito evolutivo per comprendere e valutare, sia a chi opera nell¿ambito della valutazione ergonomica, per l'analisi di artefatti e messaggi. A questo proposito, verrà posto l'accento sul concetto di usabilità: un artefatto presuppone infatti sempre alcune caratteristiche fisiche, percettive, cognitive dell'utente e un contesto d'uso, che rendono possibile l'interazione con esso. La buona progettazione di un artefatto richiede dunque un'attenzione consapevole a tali aspetti: "come siamo fatti" sia a livello fisico che cognitivo circoscrive infatti le possibilità di uso degli oggetti, traccia limiti e impone vincoli a quali oggetti possiamo usare e come (user-centred design).
Ciceri, M. R., Balzarotti, S., Come la mente crea un ordine: categorie, spazi multipli e network models, in Maria Rita Cicer, M. R. C. (ed.), Mente Inter-attiva. Media ,Linguaggi, Competenze, Omega Edizioni, Torino 2005: 51- 104 [http://hdl.handle.net/10807/19788]
Come la mente crea un ordine: categorie, spazi multipli e network models
Ciceri, Maria Rita;Balzarotti, Stefania
2005
Abstract
Questo capitolo si propone l'obiettivo di compiere un percorso attraverso le principali teorie relative alla categorizzazione, a partire da concezioni maggiormente utilizzate ed applicate nell'ambito operativo dell'educazione, come la teoria psicogenetica di Piaget, dal modello probabilistico di Rosch, fino alle concezioni oggi più accreditate nell'ambito della ricerca e della sperimentazione e che appaiono più innovative e plastiche a raccogliere la complessità del pensiero. In esse la conoscenza viene considerata come una capacità costruita nell'azione: ciò significa assegnare al corpo un ruolo importante nel determinare come rappresentiamo il mondo. L'agire diventa il punto di partenza per una rappresentazione pre-concettuale del mondo e per la differenziazione tra chi agisce e il mondo su cui agisce. Non si tratterà tuttavia di un percorso storico: ci proponiamo invece di individuare le principali competenze necessarie a dare un ordine e una organizzazione agli oggetti della realtà. Questa mappa potrà essere utile sia a chi, ad esempio, opera in ambito evolutivo per comprendere e valutare, sia a chi opera nell¿ambito della valutazione ergonomica, per l'analisi di artefatti e messaggi. A questo proposito, verrà posto l'accento sul concetto di usabilità: un artefatto presuppone infatti sempre alcune caratteristiche fisiche, percettive, cognitive dell'utente e un contesto d'uso, che rendono possibile l'interazione con esso. La buona progettazione di un artefatto richiede dunque un'attenzione consapevole a tali aspetti: "come siamo fatti" sia a livello fisico che cognitivo circoscrive infatti le possibilità di uso degli oggetti, traccia limiti e impone vincoli a quali oggetti possiamo usare e come (user-centred design).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.