Parlare di industria musicale significa parlare di etichette discografiche poiché hanno dominato il mercato per oltre un secolo. La loro nascita risale infatti alla fine del 1800 e coincide con l’invenzione del fonografo da parte di Thomas Edison nel 1877. La prima casa discografica della storia fu la Victor Talking-Machine Company (allora RCA Victor) che produceva anche giradischi. La RCA Victor fu probabilmente la prima etichetta a pagare un artista: 4.000 dollari a canzone, più 40 centesimi per ogni vendita. Alla fine del secolo, tre case discografiche si erano affermate come leader del settore: la Thomas A. Edison Company, la Victor Talking Machine Company e la Columbia Phonograph Company. Tuttavia, fu la Columbia che inventò l’LP 33 RPM (1948) per contenere 45 minuti di audio, mentre la RCA creò il 45 RPM (1949). L’età d’oro delle case discografiche coincide con gli anni ‘60 del ventesimo secolo in cui esse hanno dominato il mercato con un complesso modello di business che comprendeva tutta la filiera della produzione musicale: scoperta di nuovi artisti, realizzazione dei brani in studio, vendita nei negozi di dischi, gestione dell’immagine e della comunicazione, accordi con le radio affinché trasmettessero i brani in catalogo, organizzazione di passaggi televisivi e dei tour. Si trattava di un impegno a lungo termine che, conseguentemente, comportava anche un consistente impiego di risorse finanziarie.

Moro Visconti, R., Cesaretti, A., Finanza strutturata e modelli di business dell’industria musicale, <<FILODIRITTO>>, 2022; (24 febbraio 2022): 1-7 [http://hdl.handle.net/10807/196666]

Finanza strutturata e modelli di business dell’industria musicale

Moro Visconti, Roberto
Secondo
;
2022

Abstract

Parlare di industria musicale significa parlare di etichette discografiche poiché hanno dominato il mercato per oltre un secolo. La loro nascita risale infatti alla fine del 1800 e coincide con l’invenzione del fonografo da parte di Thomas Edison nel 1877. La prima casa discografica della storia fu la Victor Talking-Machine Company (allora RCA Victor) che produceva anche giradischi. La RCA Victor fu probabilmente la prima etichetta a pagare un artista: 4.000 dollari a canzone, più 40 centesimi per ogni vendita. Alla fine del secolo, tre case discografiche si erano affermate come leader del settore: la Thomas A. Edison Company, la Victor Talking Machine Company e la Columbia Phonograph Company. Tuttavia, fu la Columbia che inventò l’LP 33 RPM (1948) per contenere 45 minuti di audio, mentre la RCA creò il 45 RPM (1949). L’età d’oro delle case discografiche coincide con gli anni ‘60 del ventesimo secolo in cui esse hanno dominato il mercato con un complesso modello di business che comprendeva tutta la filiera della produzione musicale: scoperta di nuovi artisti, realizzazione dei brani in studio, vendita nei negozi di dischi, gestione dell’immagine e della comunicazione, accordi con le radio affinché trasmettessero i brani in catalogo, organizzazione di passaggi televisivi e dei tour. Si trattava di un impegno a lungo termine che, conseguentemente, comportava anche un consistente impiego di risorse finanziarie.
2022
Italiano
Moro Visconti, R., Cesaretti, A., Finanza strutturata e modelli di business dell’industria musicale, <<FILODIRITTO>>, 2022; (24 febbraio 2022): 1-7 [http://hdl.handle.net/10807/196666]
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