La storiografia ha ormai ampiamente documentato come il Sessantotto italiano fu anche l’esito, seppur per via indiretta, delle trasformazioni culturali e formative che, nel corso del XX secolo, portarono il mondo giovanile a diventare un soggetto sociale ed esistenziale distinto e consapevole di sé. In tale processo, il cinema degli anni Cinquanta giocò un ruolo decisivo, in quanto consentì ai giovani di iniziare a rispecchiarsi in modelli di comportamento anticonformisti, che erano guardati con molto sospetto dagli adulti, dall'opinione pubblica e dalle agenzie educative. Tra queste ultime, anche gli oratori, che dal primo Novecento si servivano del cinema come strumento di ricreazione e di formazione, dovettero confrontarsi con l’inedita immagine di giovane che il mercato cinematografico veicolava e, quindi, interrogarsi sugli effetti che essa avrebbe potuto generare sui percorsi dell’educazione popolare cattolica e, più in generale, sulla disponibilità delle nuove generazioni ad aderire ai valori della morale tradizionale.

Alfieri, P., Il cinema e la percezione dei nuovi fermenti giovanili nell'oratorio italiano degli anni Cinquanta, in T. Piron, T. P. (ed.), Autorità in crisi. Scuola, famiglia, società prima e dopo il '68, Aracne editrice, ROMA -- ITA 2020: 163- 170 [http://hdl.handle.net/10807/161505]

Il cinema e la percezione dei nuovi fermenti giovanili nell'oratorio italiano degli anni Cinquanta

Alfieri, Paolo
2020

Abstract

La storiografia ha ormai ampiamente documentato come il Sessantotto italiano fu anche l’esito, seppur per via indiretta, delle trasformazioni culturali e formative che, nel corso del XX secolo, portarono il mondo giovanile a diventare un soggetto sociale ed esistenziale distinto e consapevole di sé. In tale processo, il cinema degli anni Cinquanta giocò un ruolo decisivo, in quanto consentì ai giovani di iniziare a rispecchiarsi in modelli di comportamento anticonformisti, che erano guardati con molto sospetto dagli adulti, dall'opinione pubblica e dalle agenzie educative. Tra queste ultime, anche gli oratori, che dal primo Novecento si servivano del cinema come strumento di ricreazione e di formazione, dovettero confrontarsi con l’inedita immagine di giovane che il mercato cinematografico veicolava e, quindi, interrogarsi sugli effetti che essa avrebbe potuto generare sui percorsi dell’educazione popolare cattolica e, più in generale, sulla disponibilità delle nuove generazioni ad aderire ai valori della morale tradizionale.
2020
Italiano
Autorità in crisi. Scuola, famiglia, società prima e dopo il '68
9788825532555
Aracne editrice
Alfieri, P., Il cinema e la percezione dei nuovi fermenti giovanili nell'oratorio italiano degli anni Cinquanta, in T. Piron, T. P. (ed.), Autorità in crisi. Scuola, famiglia, società prima e dopo il '68, Aracne editrice, ROMA -- ITA 2020: 163- 170 [http://hdl.handle.net/10807/161505]
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