I Nuclei Operativi Tossicodipendenza (NOT) sono strutture appartenenti alle Prefetture - Uffici Territoriali del Governo (UTG) - e rappresentano di fatto il primo punto di contatto tra i giovani assuntori e le istituzioni. La centralità dell'utenza, quale fulcro dei servizi erogati, l'importanza del ruolo degli operatori, l'impegno verso un continuo miglioramento sono alcuni dei principi che caratterizzano il loro lavoro e che stimolano un interessante dibattito: la prevenzione, già di per sé difficile e controversa, è un compito realizzabile per i NOT, e a quali condizioni? Possono praticare solo interventi di "secondo livello", finalizzati cioè ad offrire sostegno, competenze, strumenti a coloro che operano con i giovani (ricerche, consulenze, attività formative) o anche di "primo livello", rivolti quindi direttamente ai giovani e ai consumatori (consultazione, orientamento, sensibilizzazione, educazione in senso stretto)? E in particolare, lo svolgimento dei colloqui motivazionali può sempre ritenersi - a tutti gli effetti - un'azione a valenza preventiva? E infine, quale cooperazione e sinergia sono possibili, in una strategia di prevenzione territoriale, tra la Prefettura e gli altri servizi, le agenzie, le istituzioni locali? A questi interrogativi si può dare risposte solto avventurandosi in una nuova, difficile sfida: sottoporre la pratica della prevenzione ad una ricerca valutativa delle attività progettuali realizzate dai NOT, mettendo in evidenza le competenze e le esperienze implementate nei singoli processi, nonché l'analisi del ruolo della gestione della conoscenza, quale passaggio fondamentale per la capitalizzazione del know-how acquisito dal lavoro sul campo. Questo volume rappresenta un'occasione concreta di approfondimento del ruolo dei NOT, aprendo, da un lato, il confronto con altre esperienze europee sul tema della prevenzione e offrendo, dall'altro, riflessioni e proposte innovative all'interno di quel complesso sistema istituzionale, strutturale, di approcci scientifici, metodologici ed operativi che è rappresentato dal mondo della prevenzione e della lotta alla droga. Il testo vuole essere un valido strumento di lavoro per gli operatori che quotidianamente agiscono in prima linea per far fronte alla complessità di un fenomeno in continuo mutamento, ma è anche una fonte di informazioni per quanti sono interessati all'approfondimento di questi argomenti.

Regoliosi, L., Scaratti, G., La metodologia ed il sistema di valutazione come garanzia per il raggiungimento dei risultati attesi, in Pocaterra, R., Rivera, N. (ed.), Prefettura e tossicodipendenze: quale prevenzione?, Franco Angeli, Milano 2005: 81- 105 [http://hdl.handle.net/10807/15694]

La metodologia ed il sistema di valutazione come garanzia per il raggiungimento dei risultati attesi

Regoliosi, Luigi;Scaratti, Giuseppe
2005

Abstract

I Nuclei Operativi Tossicodipendenza (NOT) sono strutture appartenenti alle Prefetture - Uffici Territoriali del Governo (UTG) - e rappresentano di fatto il primo punto di contatto tra i giovani assuntori e le istituzioni. La centralità dell'utenza, quale fulcro dei servizi erogati, l'importanza del ruolo degli operatori, l'impegno verso un continuo miglioramento sono alcuni dei principi che caratterizzano il loro lavoro e che stimolano un interessante dibattito: la prevenzione, già di per sé difficile e controversa, è un compito realizzabile per i NOT, e a quali condizioni? Possono praticare solo interventi di "secondo livello", finalizzati cioè ad offrire sostegno, competenze, strumenti a coloro che operano con i giovani (ricerche, consulenze, attività formative) o anche di "primo livello", rivolti quindi direttamente ai giovani e ai consumatori (consultazione, orientamento, sensibilizzazione, educazione in senso stretto)? E in particolare, lo svolgimento dei colloqui motivazionali può sempre ritenersi - a tutti gli effetti - un'azione a valenza preventiva? E infine, quale cooperazione e sinergia sono possibili, in una strategia di prevenzione territoriale, tra la Prefettura e gli altri servizi, le agenzie, le istituzioni locali? A questi interrogativi si può dare risposte solto avventurandosi in una nuova, difficile sfida: sottoporre la pratica della prevenzione ad una ricerca valutativa delle attività progettuali realizzate dai NOT, mettendo in evidenza le competenze e le esperienze implementate nei singoli processi, nonché l'analisi del ruolo della gestione della conoscenza, quale passaggio fondamentale per la capitalizzazione del know-how acquisito dal lavoro sul campo. Questo volume rappresenta un'occasione concreta di approfondimento del ruolo dei NOT, aprendo, da un lato, il confronto con altre esperienze europee sul tema della prevenzione e offrendo, dall'altro, riflessioni e proposte innovative all'interno di quel complesso sistema istituzionale, strutturale, di approcci scientifici, metodologici ed operativi che è rappresentato dal mondo della prevenzione e della lotta alla droga. Il testo vuole essere un valido strumento di lavoro per gli operatori che quotidianamente agiscono in prima linea per far fronte alla complessità di un fenomeno in continuo mutamento, ma è anche una fonte di informazioni per quanti sono interessati all'approfondimento di questi argomenti.
2005
Italiano
Prefettura e tossicodipendenze: quale prevenzione?
88-464-6413-2
Regoliosi, L., Scaratti, G., La metodologia ed il sistema di valutazione come garanzia per il raggiungimento dei risultati attesi, in Pocaterra, R., Rivera, N. (ed.), Prefettura e tossicodipendenze: quale prevenzione?, Franco Angeli, Milano 2005: 81- 105 [http://hdl.handle.net/10807/15694]
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10807/15694
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact