Diverse sono le prospettive a partire dalle quali gli studiosi hanno provato ad approcciarsi e a descrivere il linguaggio pubblicitario. Ma, in fin dei conti, è possibile parlare di vero e proprio linguaggio della pubblicità? O, piuttosto, sarebbe meglio affermare che quest'ultima costituisce un continuo terreno di sperimentazione, una sorta di laboratorio linguistico?
Scaglioni, M., Il dèmone del linguaggio. Cinquant'anni di televisione e (quasi) altrettanti di pubblicità, in Gianni Canov, G. C. (ed.), Dreams. I sogni degli italiani in cinquant'anni di pubblicità televisiva, Bruno Mondadori, Milano 2004: 31- 45 [http://hdl.handle.net/10807/14462]
Il dèmone del linguaggio. Cinquant'anni di televisione e (quasi) altrettanti di pubblicità
Scaglioni, Massimo
2004
Abstract
Diverse sono le prospettive a partire dalle quali gli studiosi hanno provato ad approcciarsi e a descrivere il linguaggio pubblicitario. Ma, in fin dei conti, è possibile parlare di vero e proprio linguaggio della pubblicità? O, piuttosto, sarebbe meglio affermare che quest'ultima costituisce un continuo terreno di sperimentazione, una sorta di laboratorio linguistico?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.