Nel 1973 il famoso regista Vittorio De Seta portò in televisione lo sceneggiato «Diario di un maestro», prodotto l’anno precedente. Presentato agli spettatori italiani in quattro puntate sui canali RAI, il telefilm era liberamente tratto dal libro autobiografico Un anno a Pietralata di A. Bernardini. Protagonisti della scena sono il maestro Bruno D’Angelo, interpretato dall’attore napoletano B. Cirino, e la sua esperienza didattica con una classe quinta di una scuola elementare della periferia di Roma. La scolaresca del maestro D’Angelo era composta da bambini con situazioni personali e familiari problematiche, che si riflettevano nel loro comportamento indisciplinato e sregolato. Gli alunni di tale classe erano interpretati da bambini che realmente risiedevano nella borgata romana e che vivevano situazioni individuali complesse, motivo per cui il telefilm si pone a confine tra la fiction e il documentario. Il maestro D’Angelo scelse di evitare il tradizionale metodo d’insegnamento basato sulla didattica frontale, per elaborare invece strategie più coerenti con le esigenze dei suoi alunni. Il suo stile educativo, sebbene ostacolato dal direttore della scuola e dagli altri insegnanti, si rivelò efficace, perché attraverso la promozione degli interessi dei bambini stimolava nel gruppo il confronto e lo scambio, sollecitando un importante cambiamento nei ragazzi. Lontano dalla formalità e dalla rigidità dei programmi ministeriali, il docente sosteneva un approccio educativo fortemente connesso alle esperienze del singolo alunno. La sua modalità di fare scuola, dunque, si intrecciava con la vita degli studenti, mettendo invece in secondo piano l’apprendimento contenutistico delle materie. Il saggio presenta un’analisi storico-educativa dello sceneggiato televisivo diretto da De Seta, confrontato criticamente con la situazione scolastica dell’epoca.

Debe', A., Costruire la memoria: la scuola italiana degli anni Settanta nello sceneggiato televisivo Diario di un maestro, in Alfieri, P. (ed.), Immagini dei nostri maestri. Memorie di scuola nel cinema e nella televisione dell’Italia repubblicana, Armando Armando srl, Roma 2019: 77- 97 [http://hdl.handle.net/10807/143403]

Costruire la memoria: la scuola italiana degli anni Settanta nello sceneggiato televisivo Diario di un maestro

Debe', Anna
2019

Abstract

Nel 1973 il famoso regista Vittorio De Seta portò in televisione lo sceneggiato «Diario di un maestro», prodotto l’anno precedente. Presentato agli spettatori italiani in quattro puntate sui canali RAI, il telefilm era liberamente tratto dal libro autobiografico Un anno a Pietralata di A. Bernardini. Protagonisti della scena sono il maestro Bruno D’Angelo, interpretato dall’attore napoletano B. Cirino, e la sua esperienza didattica con una classe quinta di una scuola elementare della periferia di Roma. La scolaresca del maestro D’Angelo era composta da bambini con situazioni personali e familiari problematiche, che si riflettevano nel loro comportamento indisciplinato e sregolato. Gli alunni di tale classe erano interpretati da bambini che realmente risiedevano nella borgata romana e che vivevano situazioni individuali complesse, motivo per cui il telefilm si pone a confine tra la fiction e il documentario. Il maestro D’Angelo scelse di evitare il tradizionale metodo d’insegnamento basato sulla didattica frontale, per elaborare invece strategie più coerenti con le esigenze dei suoi alunni. Il suo stile educativo, sebbene ostacolato dal direttore della scuola e dagli altri insegnanti, si rivelò efficace, perché attraverso la promozione degli interessi dei bambini stimolava nel gruppo il confronto e lo scambio, sollecitando un importante cambiamento nei ragazzi. Lontano dalla formalità e dalla rigidità dei programmi ministeriali, il docente sosteneva un approccio educativo fortemente connesso alle esperienze del singolo alunno. La sua modalità di fare scuola, dunque, si intrecciava con la vita degli studenti, mettendo invece in secondo piano l’apprendimento contenutistico delle materie. Il saggio presenta un’analisi storico-educativa dello sceneggiato televisivo diretto da De Seta, confrontato criticamente con la situazione scolastica dell’epoca.
2019
Italiano
Immagini dei nostri maestri. Memorie di scuola nel cinema e nella televisione dell’Italia repubblicana
978-88-6992-602-0
Armando Armando srl
Debe', A., Costruire la memoria: la scuola italiana degli anni Settanta nello sceneggiato televisivo Diario di un maestro, in Alfieri, P. (ed.), Immagini dei nostri maestri. Memorie di scuola nel cinema e nella televisione dell’Italia repubblicana, Armando Armando srl, Roma 2019: 77- 97 [http://hdl.handle.net/10807/143403]
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