Il saggio documenta la rilevanza del Sessantotto nell’evoluzione di Gioventù Studentesca, sottolineando la portata di “contestazione” che la GS di don Giussani ha esercitato nei confronti della pedagogia cattolica dell’epoca. Non per niente, GS è stata ampiamente calamitata dal Sessantotto. Lo stesso don Giussani, pur prendendo le distanze dal movimento studentesco, ha registrato una certa consonanza con la fase iniziale della contestazione. Anche la genesi di Comunione e Liberazione ha risentito del clima della fine degli anni Sessanta, dalle istanze di cambiamento sociale allo spontaneismo del cattolicesimo di «base». In ogni caso, don Giussani ha visto nella contestazione giovanile un termine di paragone importante, che è servito a chiarire punti di forza e punti di debolezza dell’esperienza di GS/CL, purificandola dagli elementi che rischiavano di alterarne la natura di fatto ecclesiale. La via d’uscita dal Sessantotto coincideva dunque, per il sacerdote, con la precisazione della specificità ecclesiale del movimento, non senza iniziali sconfinamenti nella dialettica della contestazione, messa però in discussione da don Giussani, che ne criticava l’intolleranza, l’estremismo e la deriva utopica.

Bocci, M., Don Giussani, un'altra "contestazione", <<LE SFIDE>>, 2019; 2019 (Il Sessantotto e i suoi nemici): 34-41 [http://hdl.handle.net/10807/143353]

Don Giussani, un'altra "contestazione"

Bocci, Maria
2019

Abstract

Il saggio documenta la rilevanza del Sessantotto nell’evoluzione di Gioventù Studentesca, sottolineando la portata di “contestazione” che la GS di don Giussani ha esercitato nei confronti della pedagogia cattolica dell’epoca. Non per niente, GS è stata ampiamente calamitata dal Sessantotto. Lo stesso don Giussani, pur prendendo le distanze dal movimento studentesco, ha registrato una certa consonanza con la fase iniziale della contestazione. Anche la genesi di Comunione e Liberazione ha risentito del clima della fine degli anni Sessanta, dalle istanze di cambiamento sociale allo spontaneismo del cattolicesimo di «base». In ogni caso, don Giussani ha visto nella contestazione giovanile un termine di paragone importante, che è servito a chiarire punti di forza e punti di debolezza dell’esperienza di GS/CL, purificandola dagli elementi che rischiavano di alterarne la natura di fatto ecclesiale. La via d’uscita dal Sessantotto coincideva dunque, per il sacerdote, con la precisazione della specificità ecclesiale del movimento, non senza iniziali sconfinamenti nella dialettica della contestazione, messa però in discussione da don Giussani, che ne criticava l’intolleranza, l’estremismo e la deriva utopica.
2019
Italiano
Collana: "Pagine di storia della libertà". Il saggio è uscito anche in versione cartacea nel fascicolo: "Il Sessantotto e i suoi nemici" della rivista "Le Sfide", 2019
Bocci, M., Don Giussani, un'altra "contestazione", <<LE SFIDE>>, 2019; 2019 (Il Sessantotto e i suoi nemici): 34-41 [http://hdl.handle.net/10807/143353]
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