In molte opere del Novecento capita che gli opposti si tocchino, che quanto per interi millenni era stato rigorosamente separato all'improvviso si confonda. Nessuna teoria della letteratura basata sul principio della divisione dei generi e degli stili ha goduto di buona cittadinanza tra gli scrittori del secolo scorso, attratti, al contrario, da tutte le possibili "liaisons dangereuses". Il Novecento è il secolo delle strutture ossimoriche. Il saggio ne esamina tre in particolare: il riso amaro, il vero inverosimile e il tragico quotidiano.
Langella, G., Il secolo degli ossimori. Strutture bipolari della visione novecentesca., in Dondero, M., Geddes Da Filicaia, C., Melosi, L., Venturini, M. (ed.), "Un'arte che non langue non trema e non s'offusca". Studi per Simona Costa., Franco Cesati Editore, Firenze 2018: <<QUADERNI DELLA RASSEGNA>>, 147 305- 315 [http://hdl.handle.net/10807/133885]
Il secolo degli ossimori. Strutture bipolari della visione novecentesca.
Langella, Giuseppe
2018
Abstract
In molte opere del Novecento capita che gli opposti si tocchino, che quanto per interi millenni era stato rigorosamente separato all'improvviso si confonda. Nessuna teoria della letteratura basata sul principio della divisione dei generi e degli stili ha goduto di buona cittadinanza tra gli scrittori del secolo scorso, attratti, al contrario, da tutte le possibili "liaisons dangereuses". Il Novecento è il secolo delle strutture ossimoriche. Il saggio ne esamina tre in particolare: il riso amaro, il vero inverosimile e il tragico quotidiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.