La prospettiva vittimocentrica si è affermata a livello prima di tutto internazionale grazie ad una serie di atti, in particolare Convenzioni. Questi atti hanno evidenziato la necessità di un approccio al fenomeno criminale attento ai diritti della vittima in generale, e, soprattutto, della vittima con particolari esigenze di tutela, la vittima c.d. vulnerabile. Anche il legislatore nazionale si è mostrato sensibile a queste esigenze, introducendo importanti riforme nell’ordinamento penale sia sostanziale che processuale. Tuttavia, questo cambio di paradigma sul fronte vittimale non è privo di insidie, se ad esso si accompagnano visioni, che, in quanto esasperatamente vittimocentriche, sono volte a legittimare politiche punitive di tipo securitario illiberale. Politiche cioè, che antepongano le ragioni della sicurezza pubblica a quelle garantiste costituzionalmente fondate relative all’autore del reato.
Bertolino, M., Varraso, G., Introduzione al focus: le vittime vulnerabili, <<RIVISTA ITALIANA DI MEDICINA LEGALE E DEL DIRITTO IN CAMPO SANITARIO>>, 2018; (2): 511-521 [https://hdl.handle.net/10807/132308]
Introduzione al focus: le vittime vulnerabili
Bertolino, Marta;Varraso, Gianluca
2018
Abstract
La prospettiva vittimocentrica si è affermata a livello prima di tutto internazionale grazie ad una serie di atti, in particolare Convenzioni. Questi atti hanno evidenziato la necessità di un approccio al fenomeno criminale attento ai diritti della vittima in generale, e, soprattutto, della vittima con particolari esigenze di tutela, la vittima c.d. vulnerabile. Anche il legislatore nazionale si è mostrato sensibile a queste esigenze, introducendo importanti riforme nell’ordinamento penale sia sostanziale che processuale. Tuttavia, questo cambio di paradigma sul fronte vittimale non è privo di insidie, se ad esso si accompagnano visioni, che, in quanto esasperatamente vittimocentriche, sono volte a legittimare politiche punitive di tipo securitario illiberale. Politiche cioè, che antepongano le ragioni della sicurezza pubblica a quelle garantiste costituzionalmente fondate relative all’autore del reato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.