L’educazione fisica, intesa come contesto disciplinare specifico presente nelle scuole secondarie italiane di primo e di secondo grado, oggi necessita di una profonda rivisitazione. Non solo per l’aspetto terminologico ma anche per gli aspetti che riguardano finalità, metodi e contenuti. Di conseguenza, la disciplina che educa questa funzione non potrà che chiamarsi “Educazione motoria” intesa come educazione dell’uomo e del suo sistema senso-motorio da allenare e irrobustire sull’asse percezione - elaborazione mentale -azione.Le neuroscienze hanno confermato l’importanza di questo sistema unico e indissociabile mente-corpo andando a sancire scientificamente il superamento di quel dualismo che ancor oggi connota i nostri sistemi educativi e non ultimo quello scolastico attuale. L’educazione motoria, per ottemperare a quanto affermano le neuroscienze, dovrebbe essere proposta attraverso forme, esercitazioni didattiche e situazioni-problema che possano coinvolgere gli allievi in modo attivo e totale.
Casolo, F., L'educazione fisica(motoria) oggi tra le neuro-scienze e le opportunità di inclusione, in Casolo, F., Mari, G., Molinari, F. (ed.), Sport e Inclusione, VITA E PENSIERO, MILANO -- ITA 2018: 23- 29 [http://hdl.handle.net/10807/129391]
L'educazione fisica(motoria) oggi tra le neuro-scienze e le opportunità di inclusione
Casolo, Francesco
Primo
2018
Abstract
L’educazione fisica, intesa come contesto disciplinare specifico presente nelle scuole secondarie italiane di primo e di secondo grado, oggi necessita di una profonda rivisitazione. Non solo per l’aspetto terminologico ma anche per gli aspetti che riguardano finalità, metodi e contenuti. Di conseguenza, la disciplina che educa questa funzione non potrà che chiamarsi “Educazione motoria” intesa come educazione dell’uomo e del suo sistema senso-motorio da allenare e irrobustire sull’asse percezione - elaborazione mentale -azione.Le neuroscienze hanno confermato l’importanza di questo sistema unico e indissociabile mente-corpo andando a sancire scientificamente il superamento di quel dualismo che ancor oggi connota i nostri sistemi educativi e non ultimo quello scolastico attuale. L’educazione motoria, per ottemperare a quanto affermano le neuroscienze, dovrebbe essere proposta attraverso forme, esercitazioni didattiche e situazioni-problema che possano coinvolgere gli allievi in modo attivo e totale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.