Don Luigi Giussani nel cattolicesimo ambrosiano: persistenze e discontinuità

The work highlights Don Luigi Giussani’s legacy of Ambrosian teachings; it underlines significant elements of continuity as well as strong features of discontinuity, which distance the Giussani’s pedagogical intuition from that of the older pedagogical models common among the Italian and Ambrosian catholicism. Through the analysis of published and unpublished sources, the work delineates a certain evolution in Don Giussani’s approach in part stimulated by the historical timeframe itself, which was marked by profound changes. The documentation analyzed pertains to important phases both of Giussani's life and of the GS/CL ecclesiastical movement (the Student Youth movement which later became Communion and Liberation) suggesting an approach to the concept of tradition that echoes with the priest’s distinct "sense of history", which significantly influenced his pedagogical charisma, thereby distancing him from traditionalism, without this meaning a confluence into post-Vatican II progressive Catholicism. The work thus describes Don Giussani dealing not only with issues pertaining the past of ambrosian diocese, but also with current questions, like those posed by its young students and disciples at the time when tradition was being questioned inside and outside of Catholic world in the second half of the Sixties. As a result, one major deviation point between Don Giussani and the new as well as old approaches of Ambrosian Catholicism can be seen in the absence of ideological deviations in his approach, while they were clearly perceivable in the Catholic world on various levels. In any event, the teachings provided by Don Giussani in Ambrosian Catholicism express a unique synergy between tradition and renewal situated in a time of delicate transition, while not leaving to the wayside the more urgent questions of modernity and identifying an approach to Christianity that retrieves its essential traits as it continues to compare itself to historical change.

Il saggio evidenzia il lascito della tradizione ambrosiana nel magistero di don Luigi Giussani, sottolineando notevoli motivi di continuità, ma rilevando al tempo stesso forti elementi di discontinuità che allontanano l’intuizione pedagogica del sacerdote dai vecchi moduli pedagogici del cattolicesimo ambrosiano ed italiano. Attraverso l’analisi di fonti edite ed inedite, il saggio coglie nella prospettiva di don Giussani una certa evoluzione, in parte favorita dal fatto che si colloca in un quadro temporale segnato da cambiamenti profondi. La documentazione analizzata, che risale ad alcune fasi importanti della biografia di Giussani e della vita del movimento ecclesiale di GS/CL, suggerisce che l’approccio al tema della tradizione risente nel sacerdote di un peculiare «senso della storia», che influisce in maniera significativa sul suo carisma pedagogico allontanandolo dal tradizionalismo senza che ciò significhi una confluenza nel cattolicesimo progressista post-conciliare. Il saggio, dunque, mostra un don Giussani alle prese non solo con il passato diocesano, ma con le domande che vengono dal presente, come quelle avanzate dai suoi giovani interlocutori proprio nel momento in cui la tradizione è messa in discussione dentro e fuori il mondo cattolico, a cominciare dalla seconda metà degli anni Sessanta. Ne risulta che uno dei più notevoli punti di divaricazione tra il sacerdote e alcune attitudini presenti nel cattolicesimo ambrosiano è riscontrabile nell’assenza, in don Giussani, di tentazioni ideologiche percepibili, invece, a vari livelli del mondo cattolico. In ogni caso, la lezione di don Giussani nel cattolicesimo ambrosiano esprime una singolare sinergia fra tradizione e rinnovamento, che si situa in un momento di transizione delicato, non dimenticando gli interrogativi più urgenti della contemporaneità e identificando un approccio al cristianesimo che, mentre ne recupera i tratti essenziali, continua a confrontarsi con lo sviluppo della storia.