L'A. analizza le posizioni della dottrina e della giurisprudenza successive al deposito delle quattro decisioni dell'11 novembre 2008 che hanno escluso il risarcimento del danno esistenziale come categoria autonoma di danno non patrimoniale. L'A. nota come, nonostante le Sezioni Unite abbiano confermato la loro fedeltà al principio di integrale riparazione del danno e che quindi devono essere riparate anche le conseguenze esistenziali sempre che siano conseguenza della lesione di un diritto inviolabile, il pensiero esistenzialista non si sia proprio allontanato dalle posizioni espresse sino al 2008, proponendo una lettura del danno non patrimoniale non coerente con le generali funzioni dell'illecito civile.
Ponzanelli, G., Dopo le decisioni delle Sezioni Unite: le "reali" divergenze tra esistenzialisti ed antiesistenzialisti, <<RESPONSABILITÀ CIVILE E PREVIDENZA>>, 2009; (12): 2419-2423 [http://hdl.handle.net/10807/125754]
Dopo le decisioni delle Sezioni Unite: le "reali" divergenze tra esistenzialisti ed antiesistenzialisti
Ponzanelli, Giulio
2009
Abstract
L'A. analizza le posizioni della dottrina e della giurisprudenza successive al deposito delle quattro decisioni dell'11 novembre 2008 che hanno escluso il risarcimento del danno esistenziale come categoria autonoma di danno non patrimoniale. L'A. nota come, nonostante le Sezioni Unite abbiano confermato la loro fedeltà al principio di integrale riparazione del danno e che quindi devono essere riparate anche le conseguenze esistenziali sempre che siano conseguenza della lesione di un diritto inviolabile, il pensiero esistenzialista non si sia proprio allontanato dalle posizioni espresse sino al 2008, proponendo una lettura del danno non patrimoniale non coerente con le generali funzioni dell'illecito civile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.