L'ampia ricognizione mira a verificare cosa sopravviva del mito risorgimentale, in quanto progetto politico, memoria storica, immaginario e sistema di valori, nella letteratura italiana di primo Novecento e negli scrittori della Grande Guerra. Vengono passati al setaccio, in particolare, Pascoli e D'Annunzio, Pirandello e Borgese, Soffici e Jahier, Ungaretti e Rebora, De Roberto e Baldini, Serra e Lussu.
Langella, G., Il mito in trincea. La letteratura della Grande Guerra e l'ideologia risorgimentale, in Magherini Simon, M. S. (ed.), In trincea. Gli scrittori alla Grande Guerra, Società editrice fiorentina, Firenze 2017: 19- 48 [http://hdl.handle.net/10807/121867]
Il mito in trincea. La letteratura della Grande Guerra e l'ideologia risorgimentale
Langella, Giuseppe
2017
Abstract
L'ampia ricognizione mira a verificare cosa sopravviva del mito risorgimentale, in quanto progetto politico, memoria storica, immaginario e sistema di valori, nella letteratura italiana di primo Novecento e negli scrittori della Grande Guerra. Vengono passati al setaccio, in particolare, Pascoli e D'Annunzio, Pirandello e Borgese, Soffici e Jahier, Ungaretti e Rebora, De Roberto e Baldini, Serra e Lussu.File | Dimensione | Formato | |
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