Ma come affrontano tutto ciò le coppie in cui uno dei due partner ha vissuto l’esperienza dell’adozione? E’ proprio questo il focus della presente ricerca. La ricerca è stata condotta da un’équipe del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica di Milano ed è stata realizzata in collaborazione con il CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, Ente Autorizzato per le Adozioni Internazionali). La matrice teorica di riferimento è il paradigma relazionale-simbolico secondo il quale l’adozione è concepita come uno degli eventi critici non normativi del ciclo di vita familiare. Al fine di realizzare l’obiettivo della transizione, i membri della famiglia sono chiamati ad assolvere alcuni specifici compiti evolutivi, riconducibili alla costruzione di una comune appartenenza familiare, fondata sul riconoscimento e sulla valorizzazione della differenza di origine, di stirpe e sovente anche etnica del figlio. L’adozione configura una “situazione familiare complessa” : l’adottato si trova ad ogni svolta critica a dover fare i conti con la sua doppia origine ovvero come mantenere, rilanciare, risignificare il suo legame con la famiglia adottiva e al tempo stesso non tralasciare la sua connessione con l’origine biologica. L’obiettivo della ricerca è quello di comprendere come l’esperienza della maternità/paternità induca dei cambiamenti nel modo in cui l’adottato ripensa alla propria esperienza adottiva e di gettare luce sulle modalità con cui la storia adottiva di un partner viene rivisitata all’interno delle dinamiche coniugali e familiari.
Rosnati, R., Greco, O., Ferrari, L., Serighelli, E., Gli adulti adottati di fronte alla transizione alla genitorialità, in Chistolini, M., Raymondi, M. (ed.), I figli adottivi crescono, Franco Angeli, Milano 2010: 135- 151 [http://hdl.handle.net/10807/114105]
Gli adulti adottati di fronte alla transizione alla genitorialità
Rosnati, Rosa;Greco, Ondina;Ferrari, Laura;Serighelli, Elisa
2010
Abstract
Ma come affrontano tutto ciò le coppie in cui uno dei due partner ha vissuto l’esperienza dell’adozione? E’ proprio questo il focus della presente ricerca. La ricerca è stata condotta da un’équipe del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica di Milano ed è stata realizzata in collaborazione con il CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, Ente Autorizzato per le Adozioni Internazionali). La matrice teorica di riferimento è il paradigma relazionale-simbolico secondo il quale l’adozione è concepita come uno degli eventi critici non normativi del ciclo di vita familiare. Al fine di realizzare l’obiettivo della transizione, i membri della famiglia sono chiamati ad assolvere alcuni specifici compiti evolutivi, riconducibili alla costruzione di una comune appartenenza familiare, fondata sul riconoscimento e sulla valorizzazione della differenza di origine, di stirpe e sovente anche etnica del figlio. L’adozione configura una “situazione familiare complessa” : l’adottato si trova ad ogni svolta critica a dover fare i conti con la sua doppia origine ovvero come mantenere, rilanciare, risignificare il suo legame con la famiglia adottiva e al tempo stesso non tralasciare la sua connessione con l’origine biologica. L’obiettivo della ricerca è quello di comprendere come l’esperienza della maternità/paternità induca dei cambiamenti nel modo in cui l’adottato ripensa alla propria esperienza adottiva e di gettare luce sulle modalità con cui la storia adottiva di un partner viene rivisitata all’interno delle dinamiche coniugali e familiari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.